Pd, il no di Battarino. Ipotesi primarie il 5 marzo

«Ringrazio tutti per l’attenzione ma continuo a fare il mio mestiere di magistrato». Il centrosinistra di Como incassa un altro no nella corsa affannosa verso le amministrative del prossimo anno. Questa volta a declinare ogni offerta è il magistrato Giuseppe Battarino, che ieri mattina ha avuto un faccia a faccia con il segretario provinciale dei Democratici e sindaco di Figino Serenza, Angelo Orsenigo.«È stato un incontro di doverosa cortesia nei confronti di una persona che ha avuto un approccio sempre corretto nei miei riguardi – ha dichiarato ieri pomeriggio Battarino al Corriere di Como – Un franco e cordiale colloquio, si sarebbe detto una volta con una formula non più in voga».Al di là di ogni scherzosa sdrammatizzazione, il magistrato ha ribadito di non avere nulla di nuovo da dire «rispetto a quanto emerso negli ultimi giorni. Per una mia candidatura mancano le condizioni. Ringrazio comunque per l’attenzione e la cortesia che mi sono state mostrate».Primarie e congressoIl no di Battarino rafforza ancora di più l’unica ipotesi sin qui in campo per il centrosinistra, vale a dire le primarie aperte da svolgere all’inizio del 2017.Per martedì prossimo è stata convocata l’assemblea provinciale del Pd che all’ordine del giorno ha anche il voto nei tre grandi centri lariani (oltre al capoluogo, si rinnovano i consigli comunali di Cantù ed Erba).Secondo le ultime indiscrezioni, alcuni componenti dell’assemblea (pare il gruppo più vicino alla segreteria cittadina) dovrebbero proporre un documento con il quale si impegna il partito a convocare le primarie.Fino a ieri questa proposta si sarebbe potuta leggere come una forzatura voluta o immaginata per bloccare un’eventuale candidatura di Battarino. Ma la rinuncia del magistrato apre uno scenario diverso.Peraltro, anche a Como si aspettano con una certa apprensione le decisioni che potrebbero scaturire oggi dall’assemblea nazionale del partito.Se il Pd dovesse convocare il congresso, le primarie per il candidato sindaco del capoluogo potrebbero svolgersi in contemporanea con quelle per il segretario nazionale.Data probabile: il 5 marzo.Sempre in casa Pd c’è da registrare la dichiarazione del sindaco di Cernobbio, Paolo Furgoni, il quale ha smentito ieri pomeriggio ogni voce su una sua possibile candidatura a Como.«Per trasparenza e correttezza nei confronti dei miei concittadini e per chiarezza nei confronti dei cittadini comaschi, vorrei sottolineare che intendo continuare a svolgere il mio incarico di sindaco di Cernobbio sino alla naturale scadenza del mandato: primavera 2018 – ha scritto ieri Furgoni in una nota stampa, dicendo subito dopo di non avere – mai pensato di lasciare anticipatamente il mio incarico. La mia unica ambizione è proseguire al meglio nel mio impegno», ha aggiunto Paolo Furgoni.