Tre segretari provinciali di partito che mettono la propria firma in calce a un documento sono una notizia. Soprattutto quando questi partiti si chiamano Pd, Pdl e Lega Nord.Il “fatto” è accaduto sul Lario ed è scaturito dalla volontà dei rappresentanti delle tre forze politiche di evitare il commissariamento regionale, previsto nel caso in cui non si riuscisse a dare vita all’azienda unica per la gestione del ciclo integrato delle acque.La faccenda non è semplice
da spiegare. Ma è di grande interesse per tutti i cittadini, perché direttamente collegata al potenziale aumento della tariffa di acquedotti e depuratori.In sostanza, entro il 31 dicembre i 160 Comuni devono dare vita a una società cui trasferire la gestione del ciclo integrato delle acque.Il mancato accordo ha impedito sinora la nascita di questa società, cui spetta tra l’altro la programmazione di importanti investimenti.Di qui la lettera dei segretari di partito che, pur non volendo «fare indebite pressioni» sui sindaci, chiedono di fare presto e di dare le giuste risposte ai comaschi.
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