Il comasco Enrico Guggiari, Giorgio Schön e la Ferrari 208 Gt4 sono arrivati a Ulan Bator, capitale della Mongolia. Prosegue la partecipazione dell’equipaggio al rally raid Pechino-Parigi, iniziato lo scorso 2 giugno.Le comunicazioni dal Paese asiatico non sono facili e per ora non sono ancora state rese note dall’organizzatore le classifiche della competizione. L’arrivo di Guggiari e Schön a Ulan Bator è comunque certo, visto che le vetture sono collegate a un sistema di controllo satellitare che ha sancito la regolare conclusione del tragitto.Da quanto trapelato, dopo aver disputato la prima prova speciale per un problema fisico a un componente dell’equipaggio, la Ferrari ha saltato i successivi tratti cronometrati, ma è stata autorizzata, dopo che la questione si è risolta, a ripartire da Ulan Bator riagganciandosi alla comitiva di gara. Sicuramente ci saranno penalizzazioni nella graduatoria, ma la corsa si disputa su un totale di 14mila chilometri e ci sono dunque i margini per risalire in classifica.La gara, che si disputa ogni tre anni, è un mix di rally e durata, con vere e proprie prove speciali e controlli orari. La corsa è aperta ad auto prodotte prima del 1976, divise in due categorie: 1907-1941 e 1942- 1976. I concorrenti troveranno ogni condizione: caldo, freddo, piogge torrenziali, piste, sterrati, strade nei deserti. Le distanze medie da percorrere sono di circa 400 chilometri, ma volte raggiungono i 650.
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