(ANSA) – SYDNEY, 7 APR – Il cardinale australiano George Pell era al corrente dei casi si abusi sessuali su minori da parte di sacerdoti cattolici in Australia fin dagli anni ’70 ma non agì per la rimozione dei responsabili. E’ quanto emerge da un dettagliato rapporto consegnato già nel 2017 ma di cui solo adesso emergono integralmente le parti relative alla condotta del cardinale Pell. Le omissioni nel testo nel rapporto stilato dalla Ro+yal Commission, erano volute per evitare di influenzare i giudici impegnati nel processo contro il cardinale accusato di pedofilia. Il mese scorso l’Alta Corte australiana aveva assolto l’ex tesoriere del Vaticano il quale era stato scarcerato e ciò ha consentito di rendere pubbliche le parti del rapporto in questione. In particolare emerge dall’inchiesta della Royal Commission che “entro il 1973 il cardinale Pell non solo era consapevole di abusi sessuali su minori da parte del clero, ma che aveva preso in considerazione misure per evitare che si diffondessero chiacchiere a riguardo”.
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