Penne e sapori Da Giovio a vitali
Vip della scrittura – Quattro testimoni illustri
del Lario hanno goduto, nel tempo, di grande fama.De romanis piscibus libellus
Alessandro ManzoniNel capitolo sesto, Tonio in cucina dimena «con un mattarello ricurvo, una piccola polenta grigia di grano saraceno». Ma l’attenzione al cibo rustico e povero è costante: Renzo offre a Tonio e Gervaso «un piatto di polpette che le simili non le avete mai mangiate». E Lucia si rifocilla nel capitolo XXIV con brodo caldo e fette di pane.I Promessi Sposi
Mario Soldati«Tra i vini di Lombardia, vorrei ancora parlare di uno: il bianco Domasino. Vorrei ma non posso: perché è un vino che non conosco e perché non sono mai stato a Domaso. Il cuore mi dice che non sarei stato tradito. Ma intanto mi piace ricordare il Domasino proprio così: il vino del desiderio, che nessun vino vero potrà mai eguagliare».Vino al Vino
Andrea Vitali«I missoltini (agoni seccati, cotti a fuoco bassissimo e poi lasciati a riposare in una terrina insieme al prezzemolo) sono ottimi serviti con fette di polenta abbrustolita. Modernamente alcuni ristoratori li servono abbellendoli, secondo loro, con serpentine di aceto balsamico. Non si può. Non si deve. Soprattutto il missoltino non vuole. Ma, in quanto pesce, resta muto e subisce».Le tre minestre (Mondadori, 2013)