Uno su mille ce la fa. Come nella canzone di Gianni Morandi. Un comasco su mille – considerata una popolazione provinciale, con stima per difetto, di 500mila residenti – spera di andare in pensione anticipatamente grazie alla cosiddetta “Quota 100”, ovvero il superamento della Legge Fornero varato dal governo gialloverde, che consente di lasciare il lavoro a chi ha accumulato almeno 38 anni di contributi e ha raggiunto i 62 anni di età. Gli ultimi dati, relativi a lunedì scorso (4 marzo) sono stati forniti ieri dalla direttrice dell’Inps di Como, dottoressa Rosaria Cariello. Si tratta di 502 domande già presentate negli uffici dell’Inps da parte dei singoli utenti o attraverso i patronati. Una cifra in linea con le ultime diffuse. Ricordiamo infatti che al 4 febbraio, prima rilevazione, erano 86 le domande per la “Quota 100”. Il 26 febbraio era stato il Ministero dell’Interno a fornire un aggiornamento nazionale e locale. Le domande presentate ai Caf sindacali e agli sportelli Inps erano poco meno di 70mila. In Lombardia, quasi 8mila (7.951). Di queste, soltanto 426 nel Comasco. La provincia con il numero più alto è ovviamente Milano, con 2.710 richieste. Secondo le stime il sistema dovrebbe consentire a breve il pensionamento di circa 300mila italiani, in particolare uomini del settore statale. Calcoli da verificare con le domande.
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