Raggiunge i 150 chilogrammi il quantitativo totale di pesce di lago sequestrato dalla polizia provinciale di Como lungo le sponde del Lario, a pescatori che avevano infranto le regole.Irregolarità successive all’aver “calato” la lenza in periodi di ferma ittica, oppure pescando più pesce del consentito.Sono dati – quelli appena comunicati – che fanno riferimento al periodo di giugno e che arrivano dai pattugliamenti degli uomini della polizia provinciale.Il pesce posto sequestro non è andato distrutto, ma è stato via via distribuito a strutture del territorio come i Comboniani di Rebbio, i Padri Somaschi, l’Istituto Pie Madri della Nigrizia di Erba, alle suore missionarie di Gesù di Ponte Lambro, all’istituto Santa Croce e alla comunità educativa Annunciata di viale Varese. Sequestri che di volta in volta si sono susseguiti lungo tutto il mese, il 5 giugno (20 chili di agoni), il 6 giugno (15 chili di agoni), il 10 giugno (altri 6 chili di pesce), e pure il 17 giugno e nei giorni scorsi. Come detto, il totale del pesce recuperato – che è stato reimpiegato sulle mense di chi ne aveva bisogno – è stato di 150 chili. La polizia provinciale mette in campo – per il controllo del territorio lariano – il servizio di vigilanza ittico lacuale che è affidato ai guardapesca.
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