Varese chiama, Como risponde. Il primo cittadino della città Giardino, Davide Galimberti ha voluto dare immediatamente seguito a quanto emerso dopo la presentazione, al Quirinale, del Rapporto sulle città di medie dimensioni e ha chiamato il collega Mario Landriscina. Va ricordato che lo studio, illustrato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sottolinea la necessità, per i centri urbani con determinate caratteristiche soci-economiche, di fare sistema con le zone limitrofe per intercettare e puntare a un futuro di crescita ed espansione comune. E dunque l’invito sottinteso a Varese era quello di guardare a Como e Lecco. Troppo lontana, seppur da considerare strategica, l’area metropolitana milanese, come spiegato dallo stesso Galimberti, nei giorni scorsi, anche sulle pagine del quotidiano di Varese “La Prealpina”.E così dalle parole si è passati immediatamente ai fatti e il telefono di Mario Landriscina, domenica scorsa, ha squillato.I due amministratori hanno avuto un primo, breve scambio di opinioni. «Ci siamo trovati concordi sulla volontà di lavorare insieme su temi che sono già in parte di patrimonio comune. A partire da uno sviluppo ulteriore dei tavoli tematici in ambito universitario, visto l’ateneo comune che ci collega e anche sui rapporti da creare in maniera sinergica nei confronti del Canton Ticino», ha detto Galimberti. Quello del lavoro transfrontaliero e delle possibilità offerte dalla vicina Svizzera rappresenta infatti, per entrambi i territori, una risorsa incalcolabile che deve essere sviluppata. Così come il tema viabilità e infrastrutture con un fronte compatto per cercare, ad esempio, di ottenere la realizzazione dei secondi lotti delle tangenziali di Como e Varese o almeno una ridiscussione dell’opera. «Abbiamo parlato di quanto in parte già ci avvicina e di cosa si potrebbe fare per percorrere una strada comune, senza dimenticare anche la presenza di Lecco che per noi è già un partner strategico», ha poi aggiunto il sindaco di Como.Nei prossimi mesi ci saranno ulteriori contatti, soprattutto dopo aprile quando verrà consegnata la seconda e più specifica parte del primo Rapporto nazionale sulle città di medie dimensioni, curato dalla Fondazione Mecenate 90 per l’Associazione nazionale dei Comuni, dove sarà dettagliato un focus sulla realtà di Varese.Un documento ancora più importante per avere ulteriori elementi di discussione sulle mosse future da valutare e magari condividere con gli altri territori. «L’intenzione è sicuramente quella di incontrarci prossimamente per proseguire su questa strada», hanno detto i due sindaci.
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