Primo caso di coltivazione massiccia di marijuana in città. La scoperta è stata fatta dai carabinieri di Como dopo due mesi di indagini.
Nei guai è finito un 51enne residente in città arrestato in flagranza di reato per produzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
La scoperta è stata fatta nei boschi sopra via Rienza, non molto distante dalla Tomba di Volta. In totale sono state trovate, estirpate e sequestrate 330 piante. Il 51enne aveva anche un essicatoio e tutto il necessario per la confezione e lo spaccio della droga. Il quantitativo sequestrato avrebbe fruttato sul mercato almeno 40mila euro.
Lo spaccio avveniva proprio in città tra i giovanissimi e non solo. Le indagini dei carabinieri erano partite in giugno dalla fine della filiera, ovvero dai consumatori. In seguito la scoperta che la droga, complici le condizioni climatiche ideali grazie al clima mite della zona collinare e alla presenza di acqua. Il terreno adibito a coltivazione era di circa 200 metri quadrati, le piante alte fino a tre metri.
L’operazione è del nucleo operativo dei carabinieri di Como che dopo aver scoperto il campo hanno costantemente monitorato gli spostamenti dell’uomo che aveva creato anche un impianto di irrigazione. In casa aveva altra droga già imbustata e pronta per essere venduta. Il pubblico ministero titolare dell’inchiesta e Mariano Fadda.
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