affollata conferenza stampa.In una saletta di Palazzo Cernezzi gremita, Rapinese ha subito lanciato i tre metaforici sassi contro la giunta di centrosinistra. E ha chiarito il triplice obiettivo dell’iniziativa referendaria: colorare di nuovo di blu i posti in piazza Roma; tingere di bianco almeno 400 posti dei 480 diventati blu in estate; e infine spingere giunta e consiglio comunale ad approvare un nuovo piano organico della sosta.«Per quanto riguarda piazza Roma – ha affermato il capogruppo di Adesso Como – il sindaco continua a dire che questa è una sperimentazione. Poi, però, quando saranno finiti i lavori sul lungolago, inizierà un altro periodo di prova con tutte le novità della Ztl in vigore. Siamo all’assurdo: le prove e le sperimentazioni si fanno una sola volta, e possibilmente ben organizzate. Non all’infinito e senza sapere esattamente cosa accade e a danno di chi». «Inoltre – ha aggiunto Rapinese – prima di spendere soldi per una non meglio specificata riqualificazione di piazza Roma, non sarebbe meglio utilizzare i fondi pubblici per cose più utili come Villa Olmo che va a pezzi, gli alloggi popolari, le palestre o i giardini a lago?». Il capogruppo di Adesso Como ha aggiunto che «se anche il cambiamento su piazza Roma determinasse il ritorno delle auto lungo i Portici Plinio non cambierebbe nulla, visto che la città ha già una zona a traffico limitato enorme».Il secondo capitolo – ossia il secondo quesito referendario – è incentrato sulla cancellazione della stragrande maggioranza dei nuovi posti blu disegnati dalla giunta la scorsa estate al posto di quelli bianchi. «Almeno 400 tra quelli messi a pagamento devono tornare a essere gratis – ha detto Rapinese – E se il problema può essere che qualcuno posteggia per ore o addirittura giorni sugli spazi, basta introdurre il disco orario per creare alternanza e rotazione. Non mi sembra una cosa così difficile, ma evidentemente la giunta vuole soltanto fare cassa e “bastonare” gli automobilisti». Terzo punto che viene sottoposto al voto popolare, quello relativo a una regolamentazione più generale e organica di tutta la sosta in città.«Al terzo quesito – ha affermato Rapinese – mi aspetto che lo stesso Lucini voti a favore. D’altronde, come abbiamo scritto anche nel quesito vero e proprio, fu proprio Lucini, durante la campagna elettorale del 2012, a dire che Como necessita di un nuovo piano del traffico e della sosta. Però finora è stato applicato quello risalente alla giunta Botta, ormai vecchio e superato».Riguardo all’iter, ora una commissione comunale vaglierà i quesiti. Se ammessi, i promotori dovranno raccogliere circa 4mila firme entro 90 giorni e poi si potrà votare.
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