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«Piazza Verdi troppo spoglia, io la cambierei»

La (mezza) bocciatura che non ti aspetti arriva nei quieti giorni post-Ferragosto ed è destinata a fare rumore. Due i protagonisti: l’assessore al Verde e ai Lavori pubblici del Comune di Como, Daniela Gerosa e, suo malgrado, la “nuova” piazza Giuseppe Verdi, da qualche anno senza più parcheggi e senza cedro del Libano.Anche se, in realtà, le parole pronunciate dall’interessata acquistano maggiore peso specifico soprattutto in virtù del curriculum personale dello stesso assessore, architetto paesaggista

specializzata proprio in parchi e giardini. Ecco perché.«Piazza Verdi? No, così non mi piace particolarmente. La trovo spoglia, troppo “nuda”».Detto da chi sta per eradicare traffico e automobili da mezzo centro storico, può sembrare un controsenso. Ma Daniela Gerosa spiega in dettaglio le sue motivazioni.«Non rimpiango affatto il vecchio cedro al centro della piazza, che non aveva valore particolare e “oscurava” di fatto il Teatro Sociale – puntualizza – Così come, naturalmente, sono convinta che sia stato giustissimo togliere il parcheggio da quella stessa zona. Nello stesso tempo, però, oggi quello spazio è un po’ troppo vuoto, sembra qualcosa di non completato fino in fondo».I grandi elogi generali seguiti al rinnovamento di piazza Verdi (spesso, a posteriori, anche da chi difese il cedro del Libano a oltranza, ndr) vertono però soprattutto sulle riconquistate prospettive tra Duomo, Teatro Sociale e Casa del Fascio.«E io sono d’accordo – afferma l’assessore – Quello è un dato molto positivo, di valore. Ma credo che anche salvaguardando questo aspetto, per la piazza si potrebbe fare meglio. Soprattutto inserendo il verde, anche se naturalmente non si parla di alberi a grosso fusto o cose simili. Esistono piante che potrebbero andare bene. Arbusti che senza interferire con i monumenti potrebbero abbellire e rendere più accogliente la piazza». Al momento, un progetto dettagliato in tal senso non c’è ma, di fatto, lo scarso gradimento per l’assetto attuale potrebbe costituire la base per qualche aggiustamento da approntare in un prossimo futuro, magari ravvicinato. Piazza Verdi, comunque, non è l’unico spazio centrale che poco aggrada all’assessore-architetto.Parole affatto dolci arrivano anche per piazza Cavour e, segnatamente, per i grossi alberi che ne occupano il lato verso l’Hotel Metropole Suisse.«Quegli alberi non hanno alcun senso – dice infatti Daniela Gerosa – Non fanno parte di un progetto o di un disegno pensato della piazza. Sono lì, punto e basta. D’altronde, l’intera piazza Cavour, che negli anni ha ospitato di tutto, dai parcheggi di tanti anni fa alle bancarelle, non ha mai avuto e non ha tuttora un’identità precisa».Tagliare gli alberi sarebbe possibile? «Purtroppo – dice ironicamente l’assessore – godono di ottima salute, quindi non si toccano, almeno per ora».

E. C.

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