In attesa che si sblocchi in via definitiva la questione stadio, con la firma della convenzione tra Comune e società – firma attesa ormai da oltre un mese – torna in primo piano un altro dei grandi problemi irrisolti dello sport cittadino: lapiscina olimpionica di Muggiò.La grande vasca è chiusa e inaccessibile ormai dall’inizio dell’estate dello scorso anno e difficilmente riaprirà a breve. Il Comune dovrà infatti affidare a un soggetto esterno l’incarico per una nuova perizia: bisogna verificare le condizioni dell’impianto nel suo insieme.L’esito di questa perizia sarà determinante, in un senso o nell’altro, per il futuro della piscina.Gli ottimisti ipotizzano che qualche ulteriore lavoro sarà necessario, non così importante però da precludere una riapertura entro la fine di questo mese o, al massimo, del mese di novembre. I pessimisti, invece, temono che dalle verifiche emerga un quadro impietoso, tale per cui la piscina rimarrà così com’è: vuota e chiusa al pubblico. Si accettano scommesse, ma il recente passato obbliga tutti a una grande cautela.Sono due gli assessorati coinvolti nella partita. Da una parte lo Sport, guidato daMarco Galli, dall’altra i Lavori Pubblici, in carico aPierangelo Gervasoni, che da ieri però è sull’Aventino con il resto di Forza Italia. Il primo ha spiegato che le risorse sono state messe sul piatto affinché il secondo possa procedere. Resta da capire quanto ci vorrà con la procedura.«Le lungaggini ci sono state e temo ci saranno ancora, ma spero di poter leggere buone notizie dalla perizia e di poter arrivare a riaprire entro fine ottobre», ha detto ieriGalli ai microfoni di Etv. Resta da capire quanto impiegheranno gli uffici per arrivare ad affidare l’incarico.Se tutto procedesse senza intoppi, ma il condizionale è d’obbligo, una volta redatta la perizia e avute rassicurazioni sui lavori da portare avanti, si potrebbe sottoscrivere la convenzione annuale conComo servizi Urbani (Csu).Quest’ultima, potrebbe procedere rapidamente – e con i fondi dell’amministrazione – a completare gli interventi di ripristino per poi arrivare finalmente a riempire la vasca. «Mi rendo conto che questa è la migliore delle ipotesi, mi auguro possa andare così per i tanti atleti che aspettano di tornare ad allenarsi», ha concluso Galli.
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