(ANSA) – PAVIA, 26 FEB – “Ci stanno dimettendo, non siamo arrabbiati perché capiamo che sono cose che possono succedere. Ma ci siamo presi purtroppo davvero un bello spavento”: la signora Danila spiega così all’ANSA che si è conclusa positivamente “la brutta avventura” che ha coinvolto tutta la sua famiglia, composta dal marito e dalle due figlie di 13 e 17 anni, tutti inizialmente positivi al coronavirus e ricoverati al San Matteo di Pavia. “Una dottoressa ci ha detto che c’è stato un errore in laboratorio”, ha spiegato Danila. La famiglia risiede a Miradolo Terme, nel basso pavese, e la prima a esser stata controllata è stata la minore di 13 anni, che aveva manifestato febbre alta. I primi esami effettuati nella loro abitazioni avevano accertato la positività dell’intera famiglia che è stata poi ricoverata. La maggiore di 17 anni ieri aveva mandato un messaggio vocale nella chat della classe del liceo di Sant’Angelo che frequenta, spiegando di ”non essere un’appestata” e dicendo di “non essere preoccupata”.
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