Chiusure pomeridiane degli uffici in servizio sei giorni su sette, per gli altri apertura a giorni alterni e pagamento delle pensioni scaglionato. Sono gli ultimi provvedimenti di Poste Italiane per affrontare l’emergenza coronavirus. Ad aggiornare la situazione è Giuseppe Melina, responsabile Cisl Slp Como. Già da ieri gli uffici di via Gallio, via Milano e via Vittorio Emanuele in centro città, Ponte Chiasso e poi Cantù e Mariano Comense sono aperti tutti i giorni ma solo su un turno, al mattino. Per gli altri sportelli si procede a giorni alterni. Sul fronte delle pensioni, come ha annunciato lo stesso ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, per evitare assembramenti il pagamento sarà scaglionato a partire dal 26 marzo. Viene, inoltre, ricordato che esiste la possibilità del ritiro agli sportelli automatici, senza necessariamente recarsi allo sportello. «Nonostante le ripetute sollecitazioni del Governo a non uscire di casa e il rinvio di alcune scadenze di pagamento, mi capita ancora di imbattermi in lunghe code agli uffici postali», precisa Melina. «Grazie ai provvedimenti governativi in vigore recarsi in Posta oggi non è più necessario», aggiunge il sindacalista. Anche ieri, intanto, fuori dall’ufficio di via Gallio c’erano diverse persone in coda. Stessa scena immortalata nei giorni scorsi a Cantù. «Ribadisco – conclude Melina – che non si deve uscire se non per stretta necessità». Peraltro proprio alcuni utenti di via Gallio e di altre sedi hanno segnalato alla redazione nelle scorse ore l’assenza, all’interno degli uffici, di igienizzanti per le mani.
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