Posto di Blocco, questi documenti non valgono più | La decisione arriva dall’Europa: dovremo cambiarli il prima possibile
Posto di blocco-Fonte Instagram-Corrieredicomo.it
Un documento che mostriamo da una vita al posto di blocco sta per sparire: la versione cartacea non verrà più accettata.
Al posto di blocco la scena è sempre la stessa: paletta alzata, auto che accosta, richiesta di documenti. Da anni, senza nemmeno pensarci, consegniamo gli stessi fogli, convinti che siano validi ovunque.
E invece, in silenzio, le regole sono cambiate: uno dei titoli cartacei più importanti per la nostra identità è stato messo sulla via del tramonto, e chi continuerà a usarlo rischia presto di sentirsi dire che non vale più.
Questa trasformazione non nasce da una voce messa in giro sui social, ma da un percorso deciso a livello europeo e recepito dallo Stato italiano. Nel nome della sicurezza e della lotta ai documenti falsi, è stato fissato un calendario che manda in pensione il vecchio modello e spinge tutti verso una versione elettronica più protetta. Ignorare questo passaggio significa arrivare impreparati al prossimo controllo, con una carta destinata a diventare solo un ricordo.
Addio alla carta d’identità tradizionale: cosa cambia davvero
Il documento coinvolto è la storica carta d’identità cartacea, quella che per decenni abbiamo tenuto nel portafoglio insieme alla patente. Le nuove norme europee richiedono standard di sicurezza più elevati, con sistemi di lettura ottica e dati elettronici integrati, e considerano superate le vecchie tessere prive di queste caratteristiche. Per questo l’Italia ha accelerato sul passaggio alla Carta d’Identità Elettronica, destinata a diventare il riferimento principale per l’identificazione dei cittadini.
Nel calendario fissato a livello comunitario la data chiave è il 3 agosto 2026: oltre questa soglia, le carte d’identità che non rispettano i requisiti di sicurezza previsti dall’Unione Europea verranno progressivamente disconosciute come documenti validi. In pratica, presentarsi al posto di blocco o allo sportello di una banca con il vecchio rettangolino di cartone potrebbe non bastare più: servirà un documento aggiornato, dotato di tutti gli elementi richiesti per essere riconosciuto senza contestazioni.

Cosa rischi ai controlli e come metterti in regola per tempo
Arrivare a quella scadenza con la sola carta d’identità cartacea in tasca significa esporsi a una lunga serie di complicazioni. Ai controlli su strada potrebbero scattare verifiche aggiuntive, richieste di altri documenti e tempi di attesa più lunghi, perché il titolo non è più considerato sufficiente. Lo stesso può accadere per pratiche in Comune, apertura di conti correnti, viaggi e cambi di residenza: ovunque serva un’identificazione certa, usare un documento superato rischia di rallentare tutto.
Per evitare sorprese la mossa più semplice è controllare fin da subito che cosa si ha nel portafoglio e, se il documento è ancora quello vecchio, prenotare il rilascio della versione elettronica presso il proprio ufficio anagrafe. Servono foto, acquisizione dei dati biometrici e il pagamento di un corrispettivo, ma muoversi con qualche mese di anticipo permette di scegliere con calma data e orario. Così, quando la carta d’identità cartacea smetterà davvero di valere, non ci si ritroverà spiazzati al prossimo controllo a campione.
