Pozzi: «Pronti ad affrontare Catania con il sorriso»

Venti scudetti, otto Coppe dei Campioni, una Coppa Len, due Supercoppe Europee, quattro Coppe Italia e il record assoluto di quindici scudetti vinti consecutivamente. L’ultimo, quello del 2021. Il prossimo avversario della Como Nuoto femminile nel campionato di serie A, l’Ekipe Orizzonte Catania, si presenta con queste credenziali. Reduci dal successo interno con Firenze – la prima storica vittoria in assoluto per le lariane nella categoria più importante – le ragazze di coach Stefano “Tete” Pozzi domani alle 15 sono impegnate in trasferta contro la formazione siciliana.Gara proibitiva, ma le “Rane rosa” giocheranno a viso aperto: «Una partita difficilissima, pazzesca – afferma coach Pozzi – Ma noi ci presentiamo con il sorriso, dopo la fondamentale affermazione con Firenze. Un successo che ci ha dato morale, ci ha detto che possiamo dire la nostra anche nella massima serie italiana e che ci toglie ogni alibi per le assenze a causa di infortuni».«Andiamo a Catania per fare quello che sappiamo fare, non per difenderci o contenere un passivo – spiega ancora l’allenatore – Noi metteremo il massimo impegno per migliorarci. Ci aspettano due incontri non semplici, con Catania e Verona. Prove che ci obbligano a fare molto bene. La squadra che affrontiamo domani è composta esclusivamente da nazionali, italiane e straniere: vediamo quello che sappiamo fare. queste gare ci aiuteranno a crescere e migliorare».Una Ekipe Orizzonte che peraltro nel secondo turno ha perso a Roma e che in questo momento è nel gruppone con le formazioni a 3 punti che comprende la Como Nuoto. In testa, oltre alla formazione della capitale, Padova e Verona.Lariane cariche anche se non aiutate dal meteo. Come è noto, gli allenamenti si svolgono all’aperto nella piscina di viale Geno e la seduta di mercoledì è saltata per il troppo freddo. Una volta in più si paga pesantemente la chiusura di Muggiò.«La situazione delle piscine nel Nord Lombardia è disperante – spiega il presidente della Como Nuoto Mario Bulgheroni – Chi avrebbe potuto collaborare, concedendoci l’impianto, non ha voluto farlo considerandoci “concorrenti”; gli spazi acqua sono inesistenti e quei pochi che potrebbero esserci non sono comunque utilizzabili per le sedute specifiche della pallanuoto».«Detto questo – conclude il massimo dirigente – non posso che elogiare le ragazze che mettono in ogni cosa grande intelligenza e cuore. Anzi, viste le temperature gelide che affrontano ogni sera per gli allenamenti direi che il loro è un… cuore ghiacciato».

Foto Francesca Serughetti/Como Nuoto