La famiglia di uno dei ragazzi fermati e poi scarcerati per le presunte violenze sessuali del Lido di Menaggio, ha deciso di chiudere la pagina Facebook del giovane che – alla notizia dei presunti abusi – era stata presa d’assalto da insulti di ogni tipo.
La conferma dell’accaduto è arrivata dall’avvocato Francesco Romualdi che cura gli interessi del barista valtellinese finito nell’occhio del ciclone: «La pagina è stata bloccata – dice – C’erano esplicite minacce che ora vaglierò una per una. Al momento non posso escludere l’intenzione di rivolgermi alla polizia postale. Il mio assistito? Adesso è a casa ed è tranquillo. Sa bene però che questa storia non è finita, ma sappiamo anche che lui non ha commesso alcuna violenza. La Procura nel suo comunicato ha anticipato ulteriori indagini. Ne siamo contenti perché così potremo uscire definitivamente da questa brutta vicenda».
E proprio il 22enne, intervistato dall’Ansa, ha detto: «Sono stato dipinto come un mostro – ha tuonato – So quello che ho fatto quella sera, ma soprattutto so quello che non ho fatto. E’ stato un incubo, ho vissuto i giorni peggiori della mia vita».
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