Il promotore di giustizia del Tribunale dello Stato Vaticano, l’equivalente di un pubblico ministero, ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di due sacerdoti della Diocesi lariana. Si tratta del comasco don Gabriele Martinelli con l’accusa di abusi sessuali, e don Enrico Radice, all’epoca dei fatti rettore del preseminario, con l’accusa di favoreggiamento.
E’ quanto si evince da una nota della Sala Stampa della Santa Sede diramata ieri sera.
I fatti risalgono agli anni precedenti al 2012: una serie di presunti abusi sessuali che sarebbero stati commessi all’interno del Preseminario San Pio X di Roma, collocato vicino alla Casa Santa Marta.
Decisivo, nell’iter della vicenda, l’intervento di Papa Francesco. Gli episodi denunciati risalgono infatti ad anni in cui la legge impediva il processo in assenza di querela della persona offesa da presentarsi entro un anno dai fatti contestati. Il 29 luglio scorso, però, papa Bergoglio, con un apposito provvedimento ha rimosso la causa di improcedibilità.
A quel punto è stato così possibile incardinare l’indagine, che ha poi portato alla successiva richiesta di rinvio a giudizio.
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