(ANSA) – BARI, 28 GEN – Il gup del Tribunale di Bari Rossana de Cristofaro ha condannato 90 imputati a pene comprese tra i 12 anni e i 16 mesi di reclusione e ne ha assolto uno al termine del processo Pandora, ribattezzato così dal nome del vaso della mitologia greca all’interno del quale sarebbero racchiusi tutti i mali della mafia barese degli ultimi 15 anni. Il processo è stato celebrato con rito abbreviato. Alla lettura del dispositivo, nell’aula bunker di Trani, hanno assistito il procuratore Giuseppe Volpe e i pm che hanno coordinato le indagini, Lidia Giorgio e Renato Nitti. Gli imputati, tutti affiliati ai due clan Diomede-Mercante e Capriati di Bari, rispondevano a vario titolo di associazione mafiosa pluriaggravata, tentati omicidi, armi, rapine, furti, lesioni personali, sequestro di persona e violazioni della sorveglianza speciale. Tra le condanne più elevate, quelle ai boss di Bari e Bitonto, Nicola Diomede (11 anni e 4 mesi) e Domenico Conte (10 anni e 8 mesi), e al pregiudicato Gioacchino Baldassarre (12 anni).
Il primo Papa nordamericano nasconde una passione che sa di mare e spezie: un piatto…
Acciaroli è uno di quei luoghi che sembrano usciti da una cartolina: barchette colorate che…
Arrampicato sulle pendici verdi dei Monti del Partenio, Summonte è uno di quei borghi che…
Una catena di supermercati, simbolo della spesa economica in Italia, chiude definitivamente i battenti dopo…
Dai dati trapela che Como non subisce il fenomeno dell'overtourism e ha saputo reinventarsi per…
San Marco di Castellabate è uno di quei luoghi che, appena ci metti piede, ti…