«Il derby con il Milan in A? Più avanti. Per ora ci attende quello con il Como». Con questa battuta Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, ha suggellato quella che sarà una sfida all’insegna della tradizione e della rivalità nel campionato di serie C 2019-2020.Con il patron dei biancorossi Silvio Berlusconi e il presidente Paolo Berlusconi, Galliani era ieri a Lugano per la firma dell’accordo con Philipp Plein, che vestirà la squadra brianzola nelle occasioni ufficiali, con una linea tra l’altro disegnata dalla designer comasca Erika Simboli.Un’occasione, a poche ore dalla pubblicazione del girone A – di cui faranno parte, appunto, il Como e il Monza – del prossimo torneo e del ritorno di uno dei derby lombardi da sempre più sentiti, con i lariani neopromossi e i brianzoli che puntano decisi al doppio salto in serie A, come è stato confermato anche ieri nella conferenza stampa in Canton Ticino.«Sono molto dispiaciuto per il Como – scherza, ma fino a un certo punto, Paolo Berlusconi presidente e fratello di Silvio – ma il nostro progetto è di attrezzarci per vincere il campionato e di andare in B».«Sicuramente quella di Como sarà una trasferta che faremo con grande piacere, anche perché alla squadra lariana e al Lario ci legano tanti ricordi positivi, sportivi e non solo».I successi, del Milan di Berlusconi, ha ricordato recentemente Galliani, sono nati nel luglio del 1987 in una riunione al castello di Pomerio, a Erba. Come dimenticare poi, lo scudetto della squadra di Arrigo Sacchi allo stadio Sinigaglia nel 1988? Paolo Berlusconi ricorda poi un gol di Icardi, ma non Mauro. Bisogna infatti risalire al febbraio del 1986. «Dopo l’accordo di acquisto del club – dice il presidente del Monza – pochi giorni prima della firma ufficiale, il Milan giocò proprio a Como. La partita terminò 1-1, con il nostro pareggio, rete di Andrea Icardi, a pochi minuti dalla fine». Per la cronaca il Como era andato in vantaggio con una rete del compianto Stefano Borgonovo, che anni dopo sarebbe stato protagonista in Italia e in Europa proprio con la casacca rossonera.In occasione dell’incontro di Lugano Silvio Berlusconi ha toccato vari temi, ha auspicato limitazioni degli stranieri nelle squadre di serie A e si è ovviamente soffermato sul progetto del nuovo Monza, che ha acquistato nello scorso mese di settembre.«Io sono un sognatore – ha detto – i sognatori quando raggiungono i loro obiettivi, come è capitato a me nella vita, si pongono sempre nuovi traguardi».L’obiettivo rimane la conquista nel giro di poco tempo della serie A. «E lo vogliamo ottenere con il bel gioco, da padroni del campo – ha aggiunto Silvio Berlusconi – La nostra squadra dovrà vincere esprimendosi in maniera spettacolare. Ma allo stesso tempo vogliamo essere un modello per un calcio migliore da presentare ai nostri giovani: i giocatori del Monza dovranno rispettare avversari, arbitri e tifosi».
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