(ANSA) – CREMONA, 22 GEN – Dieci anni dopo la violenza, i carabinieri hanno incastrato grazie al Dna l’uomo che nel 2010 avrebbe aggredito, stuprato e rapinato una prostituta lungo la Paullese, alle porte di Pandino, nel Cremonese. Nei guai è finito un 41enne di origine albanese, residente in provincia di Como, con precedenti di polizia: è stato denunciato alla Procura della repubblica di Cremona per sequestro di persona, violenza sessuale, rapina aggravata e lesioni personali. I fatti: nel 2010, la prostituta, di nazionalità romena, era stata costretta a salire a bordo dell’auto, picchiata, obbligata ad un rapporto sessuale e derubata. I carabinieri, all’epoca, erano riusciti a prelevare materiale biologico dell’aggressore sui vestiti della ragazza e quel profilo genetico, acquisito e subito trasmesso alla banca dati ma rimasto ignoto per anni, si è rivelato decisivo ora. Sono stati gli specialisti del Ris di Parma a trovare corrispondenza fra il materiale e il Dna del 41enne albanese.
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