Era ricercato da mesi, da quando cioè – lo scorso settembre – la Procura di Como (pm Antonio Nalesso) aveva eseguito una ordinanza di custodia cautelare a carico di 23 persone arrivata al termine di una indagine condotta in collaborazione con la Questura di Milano. Gli arrestati erano quasi tutti albanesi, residenti tra Mariano Comense, Carimate, Erba e i Comuni del Monzese. Secondo l’accusa formalizzata in seguito alle indagini, avrebbero obbligato a prostituirsi non meno di 25 ragazze suddividendosi le postazioni lungo le strade di Arosio, Lentate sul Seveso, Bregnano, Cermenate, Figino Serenza, Vertemate con Minoprio e Mariano Comense. All’appello mancava un 32enne albanese residente a Cesano Maderno che nelle scorse ore ha bussato alla porta della caserma dei carabinieri di Albate costituendosi. Secondo l’accusa avrebbe «favorito e sfruttato la prostituzione» di due donne, «controllandole a vista durante il meretricio» nonché, con assidui e costanti passaggi in auto, «facendole intuire la costanze presenza». L’indagine della Procura di Como contro la prostituzione era finita anche nelle pagine della relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia al Parlamento nelle pagine dedicate alle attività della criminalità straniera in Lombardia.
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