Sono stati rinviati a giudizio nel settembre del 2022, i tre rumeni accusati a vario titolo di rapina, estorsione e lesioni aggravate al fine di farsi pagare la “protezione” da una escort (che lavorava a Chiasso) e dal suo ragazzo. Fatti avvenuti a Ponte Chiasso nei primi giorni di gennaio del 2019, e che portarono la ragazza – una rumena di 29 anni – a raccontare tutto ai carabinieri.
Le indagini avevano portato a identificare quattro dei cinque presunti protagonisti, finiti di fronte al giudice dell’udienza preliminare. Gli indagati sono rumeni, connazionali delle vittime, e hanno rispettivamente 27, 38, 38 e 50 anni, difesi dagli avvocati Daniela Vigliotti, Valentina Pillosio e Davide Giudici.
La posizione di uno dei tre, un 38enne, ha seguito un’altra via in quanto è stato dichiarato irreperibile e il procedimento è stato sospeso. La vicenda aveva riguardato fatti di cronaca avvenuti a cavallo del confine, tra Chiasso (dove la ragazza lavorava come escort in un club) e Ponte Chiasso.
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