Quattro anni dopo va a processo per un parcheggio sbagliato

Una storia che ha dell’incredibile, nata nel settembre 2010 si è conclusa ieri mattina in tribunale a Como. Il tutto per un parcheggio sbagliato, che ostruiva l’uscita dal garage di una vicina di casa. Arrivarono i vigili, poi fu recapitata anche una lettera dell’avvocato della famiglia “vittima” del parcheggio. L’accusa formulata: violenza privata, e il fascicolo è proseguito nonostante il ritiro della querela da parte dei vicini.

Alla fine il 39enne di Mozzate, che quel giorno era rientrato dalle ferie in piena notte (e per questo aveva parcheggia l’auto in qualche modo) è comparso in aula. L’imputazione è però stata derubricata in esercizio arbitrario delle proprie ragioni e l’assenza di querela è diventata fondamentale per il successivo «non doversi procedere».