Una storia che ha dell’incredibile, nata nel settembre 2010 si è conclusa ieri mattina in tribunale a Como. Il tutto per un parcheggio sbagliato, che ostruiva l’uscita dal garage di una vicina di casa. Arrivarono i vigili, poi fu recapitata anche una lettera dell’avvocato della famiglia “vittima” del parcheggio. L’accusa formulata: violenza privata, e il fascicolo è proseguito nonostante il ritiro della querela da parte dei vicini.
Alla fine il 39enne di Mozzate, che quel giorno era rientrato dalle ferie in piena notte (e per questo aveva parcheggia l’auto in qualche modo) è comparso in aula. L’imputazione è però stata derubricata in esercizio arbitrario delle proprie ragioni e l’assenza di querela è diventata fondamentale per il successivo «non doversi procedere».
Nuova (e tremenda) batosta al comparto occupazionale del Belpaese: centinaia di posti di lavoro a…
A Como uno spiacevole evento ha riaperto il dibattitto sui camerini di prova abbigliamento. "Prima…
Una tassa che colpisce tutti gli automobilisti, con regole e scadenze poco chiare. Ma davvero…
È allarme rosso: ritirate centinaia di tonnellate di prodotti ittici freschi, la contaminazione preoccupa anche…
Un’opportunità formativa unica con il reddito studentesco. Una possibilità concreta che apre le porte a…
Passo carrabile, da oggi puoi dire addio ti basta solo un bigliettino: ecco cosa sta…