Quel calvario lungo e costoso tra 2001 e 2007

Il precedenteFu l’allora assessore ai Lavori pubblici, Fulvio Caradonna, a vivere direttamente il primo calvario della piscina Sinigaglia. A metà 2001, quando ancora era sindaco lo scomparso Alberto Botta, fu lui a dare il via a un restauro dell’impianto che sarebbe dovuto durare 18 mesi. In realtà la piscina venne riaperta soltanto a metà 2007, con quasi 5 anni e mezzo di ritardo e dopo una spesa di circa 3 milioni di euro (700mila in più rispetto ai 2,3 preventivati).
Nel mezzo, un lunghissimo contenzioso legale con l’azienda che vinse l’appalto, che venne poi licenziata e con la quale venne risolto il contratto. La legge, alla fine, diede ragione al Comune. Ma per quasi 7 anni in viale Sinigaglia non si tuffò nessuno.