(ANSA) – ROMA, 20 FEB – Correttamente in base alle disposizioni sul “salvataggio in mare”, la comandante della Sea Wacht Carola Rackete è entrata nel porto di Lampedusa perché “l’obbligo di prestare soccorso non si esaurisce nell’atto di sottrarre i naufraghi al pericolo di perdersi in mare, ma comporta l’obbligo accessorio e conseguente di sbarcarli in un luogo sicuro” . Lo afferma la Cassazione nelle motivazioni depositate oggi di conferma del ‘no’ all’arresto di Rackete con l’accusa di aver forzato il blocco navale della motovedetta della Gdf per impedirle l’accesso al porto. Secondo gli ermellini legittimamente è stata esclusa la natura di nave da guerra della motovedetta perché al comando non c’era un ufficiale della Marina militare, come prescrivono le norme, ma un maresciallo delle Fiamme Gialle. Dunque Rackete ha agito in maniera “giustificata” dal rischio di pericolo per le vite dei migranti a bordo della sua nave.
Altro che Bitcoin, la nuova moda per investire è proprio la crypto: andiamo a vedere…
Scandalo a Como, un video su TikTok testimonia l'ingegnosa truffa: alla stazione di servizio allungano…
Domenica 6 settembre il Palio di Fenegrò è iniziato e il paese rientra in contatto…
Offerta di lavoro per assaggiare il tiramisù: contratto a tempo indeterminato, tutti i dettagli e…
Bere questa bevanda può influire sulla caduta dei capelli? Il legame nascosto e le possibili…
Sono tornati i lupi nella zona del comasco. Una presenza accertata, ma non c'è nessun…