Ad oltre un mese di distanza dall’imbrattamento di vernice delle vetrine di due negozi di Como (il primo, di pellicce, in piazza San Fedele, il secondo è un noto laboratorio di capi in pelle in via Miani) è arrivata la rivendicazione del gesto. Ad agire sarebbe stato il “Total Liberation Front”, come scritto in una lettera giunta nella redazione del Corriere di Como.I fatti risalgono alla notte tra il 15 e il 16 ottobre. Gli autori non si definiscono vandali, e precisano: «A compiere queste azioni ci ha spinto l’antispecismo», ovvero un «movimento filosofico, politico e culturale» che si oppone allo specismo, ovvero alla tendenza umana di dare meno valore alla vita degli animali mettendo sempre «la propria specie al di sopra di tutte le altre».«La nostra necessità e ragione è la liberazione animale».L’articolo completo sul Corriere di Como in edicola giovedì 21 novembre
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