Quello che avevano fatto, all’inizio di settembre del 2018, aveva destato scalpore nelle comunità di Centro e Alta Valle Intelvi.In due distinti raid, uno “di prova” compiuto il giorno precedente, l’altro devastante, avevano danneggiato una sessantina di auto e mezzi (tra cui un trattore e un pullman) con l’uso di pietre e coltelli per infrangere vetri e tagliare le gomme.Le indagini dei carabinieri delle stazioni di Centro e Alta Valle Intelvi, avevano passato al setaccio le telecamere pubbliche e private della zona, riuscendo a risalire prima a una Panda usata per il raid, poi ai cinque ragazzi che erano a bordo.Nelle scorse ore, a più di un anno dai fatti, i due maggiorenni protagonisti dell’episodio hanno ottenuto dal giudice delle indagini preliminari di Como, la dottoressa Maria Luisa Lo Gatto, l’ammissione alla «messa alla prova».In pratica, i ragazzi svolgeranno lavori a «contenuto riparativo e a vantaggio della cittadinanza» per un totale di 250 ore, parte in un progetto individuato dall’amministrazione comunale di Alta Valle Intelvi e parte anche alla Caritas di Como. Il giudice ha già disposto, per il mese di gennaio del 2021, una nuova udienza in cui verrà valutato l’esito della messa alla prova.
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