Era il 7 dicembre del 2019. Intorno alle 20.30, approfittando della giornata lavorativa ormai conclusa, si introdussero in una attività di rivendita di prodotti per l’edilizia, la De Maria di Porlezza, legando a una sedia un 88enne presente in casa – dopo averlo colpito con calci e pugni – minacciando la consorte, 82 anni, di consegnare quanto avevano a disposizione. Due gli uomini in azione, descritti come uno alto e magro e l’altro come basso e robusto. Avevano il volto coperto dal passamontagna e i guanti. A un anno di distanza da quella rapina a mano armata, i carabinieri della stazione di Porlezza avevano dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un albanese di 36 anni, formalmente residente a Viareggio ma di fatto domiciliato in un campeggio della zona dove lavorava come operaio. Secondo la tesi della Procura sarebbe uno dei due malviventi in azione. Ora, per quei fatti, il pm ha chiesto il giudizio Immediato. Toccherà alla difesa valutare le carte e optare per eventuali riti alternativi.
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