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Rapina al Casinò di Campione d’Italia: bandito solitario fugge con mezzo milione di euro

Il casinò di Campione d’Italia

Colpo da oltre 600mila euro al Casinò di Campione d’Italia. Una manciata di minuti è stata sufficiente a un rapinatore solitario, armato di pistola, per entrare indisturbato nella casa da gioco, raggiungere la cassa centrale dove due addetti stavano sistemando l’incasso della nottata, minacciarli con l’arma e farsi consegnare il bottino prima di uscire dal Casinò e dileguarsi a piedi.

Il rapinatore si è mosso con estrema sicurezza tra corridoi, ascensori e locali della casa da gioco. È entrato in azione attorno alle 8.30 del mattino, in un momento in cui il Casinò è ormai chiuso al pubblico dopo la maratona del gioco notturno, ma c’è comunque un gran via vai di operatori, addetti alle pulizie e, ovviamente, tecnici della manutenzione. Muovendosi tra questa massa di persone e approfittando della “confusione”, il bandito è entrato senza forzare alcun ingresso, ha preso l’ascensore e ha raggiunto gli sportelli delle casse.

L’uomo ha estratto una pistola dal giubbotto e l’ha puntata contro il primo operatore, strattonandolo con forza e costringendolo a seguirlo nella stanza della cassa centrale, dove il malvivente è entrato sfondando a calci la porta. A questo punto, sempre minacciando gli operatori con la pistola, il rapinatore si è fatto consegnare i soldi conservati in quel momento nella cassa, ha infilato il malloppo in uno zainetto ed è uscito passando da una porta interna e raggiungendo il cortile. Dimostrando, in questo modo, di conoscere perfettamente la logistica della casa da gioco.

I cassieri hanno dato subito l’allarme e immediato è stato l’intervento dei carabinieri di Campione d’Italia. Il Casinò è interamente sorvegliato dalle telecamere di sicurezza e l’azione del rapinatore è stata registrata dall’inizio alla fine. Il bandito è stato descritto come un uomo sui 40 anni, di altezza e corporatura media. Indossava un cappello di lana ed era a volto scoperto, anche se quasi certamente naso e baffi erano posticci. Ha pronunciato poche parole, sembra in italiano senza particolari accenti. I carabinieri di Campione d’Italia sono partiti proprio dalle immagini per avviare le indagini. Acquisite anche le riprese degli accessi stradali all’enclave per identificare possibili veicoli sospetti. I militari dell’Arma sono convinti che il rapinatore conoscesse benissimo il Casinò e che sapesse perfettamente come muoversi e quando colpire. Dagli ambienti investigativi trapela un certo ottimismo sulla possibilità di risolvere il caso. La Procura di Como ha aperto un’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Daniela Moroni

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