(ANSA) – ROMA, 29 GEN – Il piano di ripresa e resilienza rappresenta una “sfida storica”, “il Paese rischia di scivolare indietro”, “il Parlamento migliori il testo”: è la posizione espressa da Confindustria, oggi in audizione con la dg Francesca Mariotti. Il testo, rilevano gli industriali, “fa registrare alcuni passi avanti rispetto alle precedenti versioni, ma rimane ancora lontano dal livello di dettaglio richiesto dalla Commissione Europea. C’è solo un’allocazione delle risorse per macro-temi e l’individuazione degli obiettivi generali che s’intendono raggiungere, ma mancano i progetti con cui le risorse verranno spese e, per ciascuno di essi, gli strumenti, il cronoprogramma per la sua realizzazione, i costi e gli impatti su Pil e occupazione”. “In ogni caso” per via dell’Astronomia “pur in assenza di una visione complessiva del sistema Paese, nel piano si ritrovano indirizzi e misure coerenti con le esigenze del tessuto produttivo, come il rafforzamento del Piano Transizione 4.0 e gli interventi in tema di ricerca, sviluppo e innovazione”. (ANSA).
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