(ANSA) – ROMA, 4 FEB – “Ci sono zone grigie sia dal governo egiziano, che é recalcitrante e non collabora come dovrebbe, ed anche da parte italiana, che non ha ancora ritirato il nostro ambasciatore al Cairo. Da tempo chiediamo il ritiro dell’ambasciatore”. Lo ha detto Claudio Regeni, ascoltato con la moglie Paola Deffendi, dalla commissione parlamentare d’inchiesta sull’uccisione del giovane ricercatore friulano. “L’ambasciatore italiano al Cairo Cantini da molto tempo non ci risponde – ha sottolineato – evidentemente persegue altri obiettivi rispetto a verità e giustizia, mentre porta avanti con successo iniziative su affari e scambi commerciali tra i due Paesi”. Ripercorrendo i momenti immediatamente successivi alla morte di Giulio la madre ha aggiunto: “Abbiamo scoperto che Giulio era stato torturato leggendo i giornali. Non ci era stato riferito dall’ambasciata per una sorta di tutela nei nostri confronti, ed è stata una super-botta per noi”.
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