Le peripezie di una paziente erbese alle prese con la prenotazione della terapia
(a.cam.) Tempi d’attesa da un giorno a un massimo di due settimane, con una semplice prenotazione tramite il call center regionale. Questo, almeno, stando alla situazione ufficiale pubblicata sul sito dell’Asl di Como alla voce “tempi d’attesa”.In realtà, prenotare un trattamento di riabilitazione con onde d’urto è nel concreto un percorso a ostacoli.I fatti, così come denunciati da una paziente residente nell’Erbese, sono i seguenti. Con l’impegnativa del medico di base alla
mano, mercoledì scorso la donna ha provato a prenotare la terapia prescritta.«Al numero verde della Regione mi hanno proposto Anzano del Parco, con appuntamento a settembre. Le altre strutture che avevano in agenda, con tempi di attesa simili e peraltro in località scomode per una persone che risiede nella mia zona, erano a Olgiate Comasco, Villa Aprica (Como) e Bregnano». Per la cronaca, stando al sito Internet dell’Asl, i tempi di attesa ad Anzano risultano di 9 giorni.Nessuna possibilità, invece, di prenotare la terapia di riabilitazione con onde d’urto in un presidio dell’azienda ospedaliera Sant’Anna. «Al numero verde mi hanno detto che non avevano accesso ad alcuna agenda del Sant’Anna e che avrei dovuto chiamare direttamente i singoli ospedali. Mi hanno dato gentilmente due numeri di telefono a cui fare riferimento», spiega la donna.Il primo è quello di Como. «Mi hanno detto che in via Napoleona, struttura che compare sul sito dell’Asl con un’attesa di un solo giorno, in realtà non fanno questa prestazione perché hanno una macchina molto vecchia che usano solo in casi di emergenza – spiega la paziente – Per San Fermo invece, la prima data libera era a settembre».Resta l’ospedale di Mariano Comense. «Al numero che mi era stato indicato dal call center non rispondeva mai nessuno – racconta la donna – Ho provato con il centralino e l’operatore mi ha spiegato che le prenotazioni delle onde d’orto si fanno solo presentandosi di persona dalle 9.30 alle 11.30».Giovedì mattina, presentandosi di persona nell’ora stabilita, effettivamente la paziente comasca riesce a portare a termine la sua “missione”. Attesa zero allo sportello e appuntamento per la prossima settimana, a dispetto dei 15 giorni di attesa indicati dal sito dell’Asl, che proprio nel presidio di Mariano ha rilevato la lista d’attesa più lunga.
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