Non sarà un liberi tutti, questo appare chiaro, ma le Regioni hanno presentato ieri al governo il loro piano per le riaperture delle attività a partire dal mese di maggio. Fino al 30 aprile è infatti in vigore il Dpcm che divide l’Italia in due uniche zone, rosse o arancioni.Il presidente della Regione Lombardia chiede però un’accelerazione nel togliere i divieti.«Personalmente – spiega – sono dell’opinione che gradualmente, già dalla prossima settimana, si possano stabilire procedure per riaperture, dando a tutti la possibilità di riacquistare un po’ di libertà e soprattutto alle attività commerciali di programmare la ripresa del lavoro. Penso ad esempio – aggiunge il presidente – ai bar e ai ristoranti che con il bel tempo in arrivo potrebbero riaprire il servizio all’esterno. Già questo sarebbe un piccolo, ma importante allentamento. O ai cinema, teatri, piscine e palestre, che da mesi ormai aspettano di poter riaprire in sicurezza seguendo i protocolli necessari».«Fondamentale – evidenzia – è che tutti noi proseguiamo a comportarci con grande senso di responsabilità affinché ogni allentamento non sia vissuto come un “liberi tutti”, ma come una grande opportunità da non sprecare».Il Cts analizzerà oggi i dati regionali, che come spiega Fontana stanno migliorando ancora, con un Rt pari allo 0,78 e un’incidenza di 162 su 100mila residenti. «Un trend positivo e che ci porta a guardare a un ritorno graduale alla libertà di cui tutti abbiamo bisogno», conclude.Le linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni, presieduta dal leghista Massimiliano Fedriga, sono un documento di sei pagine e prevedono per le zone gialle l’apertura dei ristoranti anche la sera con lo slittamento di una-due ore del coprifuoco (ora alle 22).I locali potrebbero lavorare anche in zona arancione e rossa, con i tavoli all’aperto e “strategie di screening periodico del personale non vaccinato”. Clienti distanziati di due metri al chiuso e un metro all’aperto. Previste anche riaperture per palestre e piscine, mantenendo sempre i due metri di distanza. Per il nuoto ogni persona deve avere almeno 7 metri quadrati d’acqua a disposizione, 10 nelle aree all’aperto. Al cinema e al teatro si dovrà presentare un tampone negativo di non oltre 48 ore prima o l’attestato della vaccinazione.
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