Categories: Cultura e spettacoli

Riapre il museo della barca lariana

Il museo della Barca Lariana di Pianello, nato nel 1982 e chiuso al pubblico nel 2000, ospita una collezione unica al mondo per vastità e importanza. Oggi il museo è al centro di un progetto di restauro che ne prevede la riapertura, un “soft opening” è previsto per il 15 luglio alle 16.  Dopo la cerimonia sarà possibile ammirare parte della ricca collezione. Da tempo è attivo un gruppo di lavoro che si sta impegnando per rendere di nuovo accessibile il museo. Una raccolta inestimabile di barche (a motore e a vela), di documenti, cimeli e autentiche rarità.  Tra gli scafi che si trovano nella struttura, vi sono davvero alcune “chicche” per gli appassionati di motonautica.  Sono infatti ospitati più di cento motoscafi fuoribordo e altrettanti entrobordo da turismo; in questo contesto spicca la più importante collezione di “Riva” storici.Per gli appassionati di sport non mancano gli esemplari da gara, circa una quarantina.  Tra quelli degni di nota, il “Lesco”, in lizza nei primi anni ’60 per battere record di velocità e il “Laura”, che fu costruito allo stesso scopo e che nel 1953 volò sull’acqua a 226 chilometri orari.  Altri mezzi del Museo: il più antico battello del Lago di Como, sei imbarcazioni militari e quattro barconi da lavoro.  Per chi predilige i motori, ve ne sono in esposizione quasi 300 fuoribordo e 80 entrobordo. Non vanno poi dimenticati il “Balilla”, il più antico battello della Navigazione Lago di Como, che fu varato nel 1879, sei imbarcazioni della Marina Militare e della Finanza e l’Mtm, barchino d’assalto della Decima Mas.

Per ragioni legate alle normative di sicurezza, il Museo è chiuso da oltre 15 anni. I promotori del comitato per la sua riapertura si stanno muovendo per trovare fondi e per attivare istituzioni pubbliche e private per arrivare alla riapertura e rendere la struttura di Pianello all’altezza delle più importanti collezioni mondiali. L’idea di riaprire viene portata avanti – con un progetto già definito dallo studio di architettura Fiorentini e Associati – da Ferdinando e Gian Alberto Zanoletti e da Roberta Lamperti, con il supporto del brand Marchesi di Rozzano, che nel 1982 contribuì all’apertura dell’esposizione. Il progetto – che darebbe un forte impulso a turismo ed economia della zona – prevede l’intervento sugli edifici che consenta la riapertura, un business mirato, e la realizzazione di sale polifunzionali, percorsi interni, uffici, aree di visione di filmati e foto, e un bookshop.

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