Ai carabinieri che in piena notte sono andati a prenderlo nella casa in cui si trovava (a pochi passi dalla caserma di piazzale Duca D’Aosta, a Como) ha risposto che era arrivato in città da una settimana per cercare lavoro, appoggiandosi presso la famiglia della fidanzata. I militari gli hanno però notificato una ordinanza emessa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere in quanto ritenuto essere (con il gemello) ai vertici di una attività di spaccio di hashish nel comune di Recale (Caserta). Il ragazzo, 21 anni, è così finito in carcere assieme ad altri 9 soggetti, mentre uno è finito ai domiciliari e due con l’obbligo di firma. Nella retata sono state poste sotto sequestro anche 2 auto e 75 mila euro. Lo spaccio avveniva – secondo l’accusa – soprattutto tramite i social network con cui venivano contattati gli acquirenti, veniva fissato e il prezzo e pure il luogo della consegna dello stupefacente.
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