Il rimpasto può attendere. Almeno sino alla decisione di Forza Italia sul possibile (e a questo punto, molto probabile) rientro in giunta.La settimana scorsa, subito dopo le dimissioni di Vincenzo Bella, il sindaco di Como Mario Landriscina aveva detto di voler riassegnare subito le deleghe lasciate libere dall’assessore ai Lavori pubblici, titolare anche di Mobilità e Trasporti, Politiche energetiche, Smart city, Reti, acque e strade e Manutenzione edilizia comunale.Un pacchetto di competenze molto consistente e altrettanto importante, di cui con ogni evidenza Landriscina non intende assumere l’interim. Sino a ieri sera, però, il sindaco non aveva preso alcuna decisione. Confermando in via indiretta, attraverso l’ufficio stampa, di voler riflettere ancora prima di ridistribuire gli incarichi all’interno dell’esecutivo.L’attesa del primo cittadino è giustificata anche dalla necessità di conoscere l’esito della discussione interna di Forza Italia, chiamata in queste ore a scegliere in via definitiva se rientrare o no in giunta e, soprattutto, a indicare i nominativi dei nuovi, eventuali assessori.Con ogni probabilità non sarà soltanto il gruppo consiliare a prendere posizione.Il ritorno a pieno titolo nella maggioranza di centrodestra del capoluogo lariano sarà sancito da un confronto con il gruppo dirigente provinciale.Le poche indiscrezioni filtrate negli ultimi giorni parlano di posizioni diverse tra i consiglieri più giovani (Luca Biondi, Elena Canova e Davide Gervasoni) e i consiglieri più anziani (Enrico Cenetiempo e Anna Veronelli).I primi sarebbero restii a tornare organici alla coalizione, gli altri due invece favorevoli. Il nodo più difficile da sciogliere resta però quello dei nomi da proporre al sindaco. Forza Italia, nell’ultimo anno, ha criticato spesso le scelte dell’esecutivo e si è smarcata molte volte, anche votando in consiglio in modo diverso dal centrodestra.Un ritorno in giunta avrebbe un senso “politico” soltanto se gli azzurri ottenessero deleghe importanti (e quelle che prima appartenevano a Bella lo sono sicuramente) e potessero nello stesso tempo far valere le loro ragioni e indirizzare, in qualche modo, le scelte che di qui ai prossimi due anni saranno prese dal governo della città.In primo piano, nonostante le smentite di rito, resta quindi la figura dell’attuale coordinatore provinciale (e sindaco di Barni), Mauro Caprani, il quale potrebbe pure cedere di fronte alle insistenti richieste di chi vorrebbe che Forza Italia esprimesse in giunta il nome più forte.
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