L’associazione “Giosue Carducci” nell’ambito del
progetto “Ad maiora” promosso con il contributo di Fondazione Cariplo mette in scena
domani alle 16 sul palcoscenico del salone “Enrico Musa” di viale Cavallotti 7
a Como lo spettacolo Suonala ancora, Bombe. Memorie di un’elefantessa a Milano di
Marta Nijhuis con Mario Cei per la regia di Paolo Bignamini, con una video-installazione
di Ahura-Mazdā (Anna Caterina Dalmasso e Marta Nijhuis) e musiche originali di
Le Jacobin (Jacopo Bodini). Aiuto regia Francesca Barattini, assistente
Gianmarco Bizzarri. Si tratta della storia di Bombay, detta Bombe,
un’elefantessa indiana giunta in Italia nel 1939 per diventare la milanese più
amata da tre generazioni di bambini che l’hanno conosciuta nei pomeriggi
trascorsi allo zoo dei Giardini pubblici di Milano. Mezzo secolo di vita
milanese con la mitica elefantessa Bombe rivivono al Teatro Carducci di Como,
all’interno del Progetto Ad Maiora grazie al contributo della Fondazione
Cariplo, le emozioni e le atmosfere della Milano tra il 1939 e il 1987. Una
storia che ha per sfondo la Milano della guerra e degli anni pieni di speranza
della ricostruzione. Tutto ha inizio in India, nel 1939. Un’elefantessa viene
sollevata in cielo da grosse funi per essere caricata su un piroscafo che la
conduce allo zoo dei giardini pubblici di Milano, oggi anche conosciuti come i
Giardini Indro Montanelli. Qui Bombe da Bombay, come la chiamano fin da subito
affettuosamente i milanesi, vive fino al 1987, allietando i pomeriggi di ben
tre generazioni di bambini con le sue performance all’organetto (che suonava
con la proboscide). Con il suo sguardo intelligente, attraverso grandi occhiali
senza lenti, scrutava i visitatori come se ne intuisse le pieghe più profonde.
La produzione è di ScenAperta. A condurre con l’immaginazione gli spettatori
nel vecchio zoo milanese sarà Mario Cei, attore cui spetterà il compito di
raccontare, quasi fossero delle memorie, una vita vissuta tra sbarre ed
esibizioni. Il suo ruolo è quello di un cacciatore europeo che aveva come sogno
quello di diventare aviatore, ma al contempo dà voce anche ai personaggi vicini
all’elefantessa: il custode, il direttore dello zoo e la moglie di quest’ultimo
che lo sostituì alla sua morte: ed ecco Bombe che suona con la proboscide un
organetto, prende mance dagli spettatori, mangia anacardi, ringrazia con quei
grandi occhi riconoscenti e diverte i presenti.La città di Milano viene rievocata attraverso una video-installazione prodotta
dal duo Ahura-Mazdā, formato da Anna Caterina Dalmasso e dall’autrice del testo
Marta Nijhuis, che fa rivivere immagini cariche di riferimenti e struggenti
ricordi: davanti allo sguardo stupito e nostalgico dello spettatore scorrono
ombre, alberi, profili di abitazioni, figure in movimento e luoghi simbolo
della metropoli. Ingresso 10/5 euro.
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