SERRANDA CHIUSA: è morto il re delle scarpe italiane | Tutti le abbiamo avute ai piedi, ora finiscono in una bara di mogano

Scarpe - CorrierediComo.it

Scarpe - CorrierediComo.it (Fonte Pexels)

Il Made in Italy perde un altro pezzo da novanta: le sue iconiche calzature hanno ammaliato intere generazioni, ora il sogno si conclude nel peggiore dei modi.

Il settore calzaturiero italiano è da decenni il simbolo di un’eleganza senza tempo, ma anche di estro, qualità e innovazione. Basti pensare che il comparto ha all’attivo oltre 5.000 aziende solo sul territorio nazionale, con una forza lavoro che supera le 75.000 unità.

Si tratta di un pilastro del Made in Italy che deriva dal basso, da piccole botteghe artigiane che, modello dopo modello, si sono ritagliate un posto nel panorama delle eccellenze mondiali, arrivando in molti casi a conquistare lo status di maison di lusso.

Altro che fast fashion e produzione standardizzata: ogni calzatura racconta una storia di passione, maestria e attenzione al dettaglio che regala valore aggiunto a chi la indossa, catalizzando gli sguardi ammirati di chi vi posa gli occhi.

Le Regioni più specializzate in Italia sono Veneto, Marche e Toscana, in cui il know how artigianale si tramanda di generazione in generazione con rinnovato entusiasmo, ma senza mai dimenticare le origini: in molti casi, le scarpe diventano opere d’arte da indossare, e non a caso compaiono nelle passerelle più prestigiose del globo.

Italia, la Patria del lusso ai piedi

Tra i nomi universalmente conosciuti, spicca Salvatore Ferragamo, celebre per aver calzato star del calibro di Marilyn Monroe e Audrey Hepburn, Tod’s (sì: a dispetto del nome, è un’azienda 100% marchigiana), il maestro del glamour Giuseppe Zanotti, Sergio Rossi, ideatore di alcune delle calzature più seducenti, e Casadei, noto per i suoi tacchi vertiginosi.

Si tratta di brand che sfilano regolarmente sulle passerelle di Milano, Parigi e New York, e che hanno stretto fortunate collaborazioni con stilisti come Versace, Dolce & Gabbana e Cavalli, conquistando anche Hollywood, la politica e il jet set mondiale. Nelle ultime ore, però, si è spento uno dei volti più rappresentativi e amati dell’intero comparto.

Sandali di Cesare Paciotti - CorrierediComo.it
Sandali di Cesare Paciotti – CorrierediComo.it (Fonte X)

Giornata di lutto per la moda italiana

Domenica 12 ottobre, il settore del fashion ha perso uno dei suoi protagonisti: Cesare Paciotti è morto improvvisamente a 67 anni nella sua villa di Civitanova Marche.

Nato nel lontano 1958, Paciotti aveva trasformato l’azienda a gestione familiare in un marchio globale, reso riconoscibile per il pugnale argentato inciso sui tacchi affilati, per la suola effetto pizzo e le fibbie sfacciatamente grunge. Lo stilista ha rivoluzionato il concetto di scarpa grazie a un azzeccatissimo mix di sensualità, rock e artigianato verace, e le sue creazioni hanno vestito i piedi di supermodelle come Naomi Campbell, di attrici come Sienna Miller, ma anche di Beyoncé, Kim Kardashian e Paris Hilton. Non solo un designer: il mondo della moda perde un narratore di stile, un ribelle elegante, un vero ambasciatore del Made in Italy. I suoi pugnali hanno graffiato per sempre l’estetica dell’intero settore e continueranno a brillare, nonostante la sua dipartita.