Sono trascorsi i tre anni che erano stati inflitti dalla Corte d’AssiseHanno finito l’isolamento diurno per tre anni, che era stato loro inflitto dalla Corte d’Assise di Como per la strage di Erba. Sentenza poi confermata in Appello e pure in Cassazione. Olindo Romano e Rosa Bazzi tornano, dunque, a un regime di carcerazione “ordinario” nelle strutture di Opera e di Bollate dove attualmente si trovano.
In realtà, l’isolamento finisce solo per Olindo, che si trovava in una cella “singola”. Rosa Bazzi invece, per una scelta precisa effettuata dall’amministrazione penitenziaria, non è mai stata in isolamento ma ha sempre condiviso gli spazi con altre detenute.
I due coniugi furono i responsabili della strage dell’11 dicembre 2006, a Erba, nella quale vennero brutalmente assassinate quattro persone: Raffaella Castagna e il piccolo Youssef, il figlioletto di due anni, Paola Galli, mamma di Raffaella e nonna di Youssef, e la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, riuscì a sopravvivere alla furia omicida e fu proprio la sua testimonianza a inchiodare i coniugi Romano. Olindo e Rosa che stanno scontando la pena, come detto, in due carceri diverse, potranno continuare a vedersi tre volte al mese per sei ore complessive al mese. Come del resto sempre avvenuto nel corso di questi anni.
Ma, come è noto, i loro legali, Fabio Schembri e Luisa Bordeaux, non hanno ancora alzato bandiera bianca nonostante i tre gradi di giudizio e la sentenza ormai definitiva.In questi anni hanno lavorato nel tentativo di raccogliere nuovi elementi utili a chiedere la revisione del processo.L’istanza, che va presentata nella cancelleria della Corte di Appello, può essere avanzata solo in presenza della scoperta di nuove prove, finora sconosciute, che unite a quelle già valutate dimostrano l’innocenza del condannato. A questo stanno lavorando i legali dei coniugi Romano, anche se i tempi non sarebbero così brevi. In un primo momento pareva infatti che il tentativo dovesse arrivare entro la primavera, ma problemi legati (pare) alla richiesta di analizzare tutta una serie di corpi di reato, ha poi finito con il dilatare i tempi. La speranza della difesa è di presentare l’istanza entro Natale.Tra le carte dovrebbero rientrare anche le ormai celebri dichiarazioni fatte nei mesi scorsi da Azouz Marzouk, tunisino, marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, che aveva espresso dei dubbi sulla colpevolezza dei coniugi Romano.
M. Pv.
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