(ANSA) – MILANO, 12 FEB – Dopo l’avvocato di origini nigeriane cui a Napoli un giudice ha chiesto se avesse la laurea, un’altra storia di quello che sembra ordinario razzismo sta facendo il giro del web: a raccontarla è Fabiana, fidanzata di Georges, che "è Africano ed è in Italia da 13 anni e sta per conseguire la sua seconda laurea, in medicina", cacciato in malo modo dalla stazione di Portichetto di Luisago, nel Comasco. "Non posso far nulla, ma sento il bisogno – scrive Fabiana su Facebook – di raccontarvi tutta la mia indignazione ma soprattutto tristezza". La notte del 9 febbraio, intorno alla mezzanotte, il compagno della giovane è in stazione in attesa del treno per Milano. Chiacchiera al telefono con Fabiana, che sente tutto ciò che avviene: "Sento aprirsi la porta della sala della stazione e…. "Tu!Fuori immediatamente da qui" "Perché? Sto aspettando il treno!" "Te ne devi andare fuori punto e basta" "Ma…" "Ancora? Esci! O chiamo i carabinieri" ", "A quel punto – prosegue il racconto – io mi spavento molto e prego Georges di non controbattere perché quel signore urlava in un modo impressionante. Georges mi da retta. Torna a casa, quasi come se nulla fosse accaduto. "Non è la prima volta che mi succede e non sarà l’ultima. Ma non posso fare nulla perché eravamo solo io e lui e perché alla fine… cosa risolvi?"", Lei però non ci sta "a questa umiliazione gratuita solo per partito preso anzi, per colore preso" e scrive tutto su facebook. (ANSA).
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