(ANSA) – TORINO, 30 GEN – Nel 2017 ha ucciso il marito che per anni l’aveva umiliata e maltrattata. Ieri la Corte d’Assise d’Appello di Torino l’ha condannata a 16 anni di carcere, riducendo la pena di 30 anni inflitta in primo grado. I giudici hanno escluso la premeditazione e hanno concesso le attenuanti generiche. Ana Fernando Negare, 66 anni, nigeriana, nell’agosto 2017 a Basaluzzo (Alessandria) aveva accoltellato il marito Walter Corradini. "La mia assistita per anni è stata picchiata e umiliata dal coniuge – spiega il suo difensore, l’avvocato Caterina Biafora – Calci, schiaffi, insulti razziali". Violenze fisiche e morali durate oltre 25 anni. "L’omicidio – spiega l’avvocato – sarebbe avvenuto dopo che la donna aveva assistito a un’esplosione di violenza del marito nei confronti del figlio. La sua è una storia di violenza. È sorda da un orecchio a causa delle botte prese". Nel 2010, l’uomo era finito a processo (poi assolto) per aver cercato di avvelenarla.

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