Elicottero gate - istockphoto - CorrierediComo.it
Grazie ad un lavoro congiunto della Guardia di Finanza di Como e Varese si è scoperta una truffa aggravata che perdurava da molto.
Grazie ad un’indagine condotta con estrema perizia dalle Fiamme Gialle di Como e Varese, si è scoperchiato un vaso di Pandora impensabile.
L’indagine ha fatto emergere una quadro sorprendente che perdurava da anni nei cieli della Lombardia.
Infatti, sono stati attenzionati due individui, i quali, attraverso una società a loro riconducibile, effettuavano servizi di trasporto aereo con un elicottero.
Il problema è che questa società non disponeva delle necessarie autorizzazioni e licenze richieste dalla normativa italiana ed europea. Questa scoperta, frutto di un’intensa attività di polizia giudiziaria e finanziaria, ha evidenziato una grave violazione delle regole che governano il trasporto aereo. Anche perché i due hanno operato senza preoccuparsi minimamente dei rischi evidenti per la sicurezza e la legalità.
Gli investigatori hanno appurato che i responsabili operavano senza il Certificato di Operatore Aereo e senza le specifiche autorizzazioni per operazioni specializzate. Questa è la conditio sine qua non è impossibile svolgere attività di volo commerciale o professionale.
Scavando più a fondo coi controlli è, inoltre, emerso che i piloti coinvolti fossero privi della licenza di pilota commerciale, fondamentale per assicurare la competenza tecnica e la sicurezza del servizio. Queste gravissime carenze hanno rappresentato una violazione delle normative ENAC e dei regolamenti europei, provocando l’intervento immediato delle autorità competenti.
Ovviamente, a seguito di questi accertamenti, è scattata una denuncia per esercizio abusivo della professione e della navigazione aerea. Inoltre vengono anche contestate numerose infrazioni amministrative per arrivare ad un ammenda che ha un totale che si avvicina ai 3 milioni di euro. Il provvedimento ha previsto, inoltre, il sequestro preventivo dell’elicottero, stimato in circa 2 milioni di euro, con l’obiettivo di bloccare l’uso illecito del mezzo.
La restituzione del velivolo è stata successivamente autorizzata solo a condizione che fosse affidato a operatori regolarmente autorizzati, in piena osservanza della legge. Le sanzioni comminate e le misure restrittive, compresa la sospensione delle licenze da pilota privato, sottolineano la ferma volontà delle istituzioni di tutelare la sicurezza nei cieli e di contrastare ogni forma di illegalità nel settore aeronautico. Questo caso si configura come un monito forte a chiunque tenti di aggirare le norme con leggerezza, mettendo a rischio la vita delle persone e la credibilità del sistema di controllo.
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