Via Milano Alta: la telecamera resterà spenta fino al mese giugno. Oggi sarebbe dovuta finire la sperimentazione avviata dal Comune di Como, ma in base a quanto annunciato martedì scorso a Espansione Tv da Vincenzo Bella, assessore alla Viabilità, il passaggio continuerà a essere libero fino al termine delle scuole.“I primi risultati ci dicono che, eliminando la chiusura mattutina, il traffico di auto e di pullman non ne ha risentito. Quindi proseguiremo con questo assetto almeno fino a giugno”, aveva detto l’assessore.La precedente giunta, con Mario Lucini sindaco e Daniela Gerosa assessore alla Mobilità, aveva deciso di chiudere via Milano Alta al traffico dalle 7 alle 9 della mattina. Una misura, spiegava l’amministrazione, con la quale consentire agli autobus tempi di percorrenza più veloci durante le ore di punta.Nel quinquennio Lucini i commercianti di via Milano alta hanno più volte espresso dubbi e perplessità su questa scelta.E così, l’attuale amministrazione, a luglio, ha deciso di spegnere in via sperimentale la telecamera che impediva l’accesso dalle 7 alle 9 per valutare gli effetti.Telecamera che, in cinque anni, aveva permesso al Comune di Como di incassare un milione e mezzo di euro in multe. E che resterà spenta, come detto, almeno fino a giugno.Nella stessa zona è attesa un’altra sperimentazione viabilistica: la rotatoria in piazza San Rocco che, sempre in base a quanto comunicato dall’assessore Bella, dovrebbe essere disegnata entro due mesi.
Autore: Redazione
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Abbondino d’Oro 2018, questa mattina la cerimonia a Villa Olmo
Appuntamento oggi alle 11 a Villa Olmo in via Cantoni 1 A Como per la cerimonia di consegna dell’Abbondino d’Oro, la benemerenza civica del capoluogo. Quest’anno è stato assegnato per la classe “Benemeriti del mondo della scuola” a padre Giovanni Bonacina «per avere dedicato la sua intera esistenza all’insegnamento e avere cresciuto generazioni di comaschi, educandoli all’amore per il sapere e coltivandone lo spirito critico». E a Luigino Nessi nella classe “Benemeriti delle attività solidaristiche e filantropiche” «per aver servito, in oltre cinquant’anni di impegno generoso e infaticabile, le persone più fragili della nostra comunità e avere affiancato al volontariato nel campo sociale l’impegno nella promozione dello sport per i più giovani e nelle assemblee municipali». Infine l’Abbondino d’Oro andrà all’Abio di Como nella classe “Benemeriti delle attività solidaristiche e filantropiche” all’Abio (Associazione per il Bambino in Ospedale) «per avere accolto e assistito con umanità e premura da trent’anni – grazie al prezioso impegno offerto dai Volontari – i bambini e le famiglie che vivono la delicata e difficile esperienza del ricovero ospedaliero».La benemerenza civica premia i cittadini che in qualsiasi modo abbiano giovato a Como, sia rendendone più alto il prestigio attraverso il loro impegno e talento, sia mettendosi a servizio delle istituzioni con dedizione e senza ritorno personale.Ingresso libero.
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Allenamenti in Qatar, la comasca Serena Pivotti nello staff azzurro
Rientro in Italia per Serena Pivotti, tecnico della Comense Scherma, chiamata a Doha a collaborare per un progetto congiunto delle Federazioni d’Italia e del Qatar. Un camp all’Aspire Academy che ha coinvolto dodici atleti azzurri Under14, vincitori del titolo italiano e del Gran Prix Kinder+Sport.In Qatar i giovani hanno svolto sedute d’allenamento, test fisici e varie attività all’interno dell’avveniristico impianto della capitale.Ad accompagnarli, oltre al presidente federale, Giorgio Scarso ed al testimonial Valerio Aspromonte, i maestri Francesco Archivio e Serena Pivotti appunto.La preziosa esperienza si chiude oggi con il rientro in Italia della delegazione azzurra. Al di là dei momenti dedicati allo sport sono stati organizzati visite culturali, escursioni ed incontri, compreso quello con Pasquale Salzano, l’ambasciatore italiano in Qatar.
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Deve scontare 6 mesi e va a giocare a poker: arrestato a Campione
La passione per il poker è costata cara ad un 45enne torinese, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione risalente allo scorso mese di febbraio. Il reato è quello di violazione agli obblighi di assistenza famigliare: la pena residua da scontare è di 6 mesi di detenzione.
La segnalazione circa la probabile presenza dell’uomo al Casinò di Campione è pervenuta dai carabinieri di Imperia, che stavano cercando il 45enne. Ai militari dell’exclave sono bastate poche ore di attività di ricerca all’interno della casa da gioco, dove era in corso un torneo di poker, per individuarlo e arrestarlo. Il torinese è stato quindi portato in carcere a Como, dove sconterà la pena.
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Derby benefico con i miti del basket lombardo
Santo Versace con Andrea Mauri, ad della Pallacanestro Cantù
I grandi nomi del basket di ieri tornano in campo per beneficenza: la data da segnare in agenda è quella di sabato 24 febbraio. Al palasport di Desio andrà infatti in scena l’Old star game 2018 con protagonisti i giocatori che hanno scritto le pagine di storia più importanti con le maglie di Cantù, Milano e Varese.Un derby benefico, per raccogliere fondi a favore di Operation smile Italia Onlus, ente che ha come presidente Santo Versace, che dal 1982 cura in tutto il mondo i bambini nati con malformazioni facciali.Ieri a Desio la presentazione dell’evento. A fianco dello stesso Versace a rappresentare Cantù c’erano Pierluigi Marzorati e l’amministratore delegato Andrea Mauri; per Varese è intervenuto il direttore generale Claudio Coldebella; per Milano c’era il g.m. Flavio Portaluppi. Non poteva poi mancare un grande ex di Milano e Varese come Dino Meneghin.
Santo Versace con Pierluigi Marzorati
Sabato 24 febbraio, dunque, a partire dalle 20.30, al PalaDesio andranno in scena tre partite. In panchina e in campo icone del basket nazionale e internazionale. Cantù sarà guidata da Arnaldo Taurisano – per lui un grande ritorno – Fabrizio Frates e Stefano “Pino” Sacripanti. Per Milano i coach saranno Dan Peterson – che sarà anche il presentatore della serata – e Franco Casalini. Varese avrà come tecnici Sandro Gamba, Tonino Zorzi e Carlo Recalcati.La lista dei giocatori è lunghissima ed è in via di aggiornamento. Anche in base all’elenco completo si deciderà se far disputare, nelle singole gare, tempi da 8 o 10 minuti.Tra i nomi che hanno dato il loro assenso spiccano Antonello Riva, Pace Mannion, Gianluca Basile, Dan Gay, Alberto Rossini, Beppe Bosa, Andrea Gianolla (Cantù), Gregor Fucka, Nando Gentile, Hugo Sconochini e Nando Gentile (Milano), Gianmarco Pozzecco, Arijian Komazec e Andrea Meneghin (Varese).Gli organizzatori hanno scelto prezzi popolari per avere un largo afflusso di pubblico con promozioni riservate a gruppi.
Da sinistra, Dino Meneghin, Santo Versace e Pierluigi Marzorati
La manifestazione è alla terza edizione: la prima fu nel 2016 a Reggio Calabria, mentre bel 2017 ben 5mila persone seguirono il derby Virtus-Fortitudo a Bologna.«È per noi un motivo d’orgoglio essere stati coinvolti in questa iniziativa – ha detto l’amministratore delegato di Cantù, Andrea Mauri – sia per il suo scopo benefico, sia perché riporterà in campo personaggi che hanno segnati i momenti più gloriosi non solo delle nostre società, ma del basket italiano».A fianco degli organizzatori anche Tutti Insieme Cantù, rappresentata da Mattia Paganoni: «Siamo felici di supportare un evento che, attraverso i campioni di ieri, darà un a linfa importante anche al basket contemporaneo».Massimo Moscardi
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Davide Ballerini, un Giro d’Italia indimenticabile
Davide Ballerini al Giro d’Italia (foto Sirotti.it)
Un Giro d’Italia che è tornato a parlare un po’ comasco. Anche se la “Corsa rosa” non è passata dalla nostra provincia, l’unico corridore lariano al via, il canturino Davide Ballerini, non ha perso occasione per mettersi in luce.
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Dakar 2018, Jacopo Cerutti lancia la sfida
Cerutti con la moto con cui parteciperà alla Dakar 2018
Partenza per il Sud America nella giornata di ieri, prologo il 6 febbraio in Perù e partenza ufficiale il 7. La conclusione il giorno 20 in Argentina. Tutto è pronto per l’edizione 2018 della Dakar e per la trasferta di Jacopo Cerutti, il centauro comasco, alla sua terza partecipazione ad una tra le corse più famose e impegnative del mondo.Pochi giorni prima della partenza per presentare la sua gara, Cerutti ha scelto la trasmissione di Espansione Tv “Angoli”. Il lariano sarà al via della prova delle moto con una Husqvarna Rally 450 schierata dal team della Repubblica Ceca Moto Racing Group. Al suo fianco papà Gianni e un tecnico italiano, Paolo Raza. «In questo modo, in caso di bisogno, ci sarà una comunicazione più immediata – spiega Jacopo –
Alla fine di ogni tappa guadagnare tempo è fondamentale e l’interfacciarsi con un italiano facilita tutto».Cerutti nel 2016, alla sua prima partecipazione, si piazzò 12° nella sfida delle moto e fu il migliore italiano. Lo scorso anno si fermò nelle fasi iniziali per una banale caduta con un conseguente infortunio a una mano; in quel momento era 24°.Nel 2017 Jacopo si è tolto la soddisfazione di conquistare il suo terzo titolo italiano Motorally. Un campionato importante, un utile allenamento in vista della Dakar.«Non ho lasciato nulla di intentato per arrivare pronto all’appuntamento – ha spiegato il comasco ad “Angoli” – La preparazione fisica è stata portata avanti con grande attenzione, con allenamenti in Marocco, dove le condizioni sono simili al Sud America e in Sardegna. Mi sento pronto anche sotto l’aspetto mentale, che è fondamentale in una competizione come la Dakar».Il centauro dell’Husqvarna si è poi soffermato sulle caratteristiche del percorso. «La parte iniziale della gara sarà in Perù – ha detto – e subito ci sarà un terreno molto ostico, con dune e sabbia».
«Poi ci si sposterà in Bolivia – ha aggiunto – a 3-4mila metri di altezza, con temperature molto basse. L’esatto contrario dell’Argentina, dove ci sarà la parte finale della gara: oltre a percorsi tutt’altro che semplici ci saranno 40 gradi». In totale i partecipanti dovranno percorrere 8.200chilometri; più di 4.500 saranno di settori cronometrati.«Il mio obiettivo? Vorrei lasciarmi alle spalle qualche pilota ufficiale – ha sempre spiegato Jacopo – come nel 2016. In questa edizione ce ne saranno almeno una ventina: sicuramente non lascerò nulla di intentato. In ogni caso la priorità è terminare la competizione, poi tireremo le somme».Massimo Moscardi
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Crisi del Casinò di Campione. Niente intesa per ora in Regione
Non c’è alcuna intesa sugli esuberi al Casinò di Campione d’Italia tra azienda e sindacato. Il tavolo regionale aperto ieri fa segnare ancora un nulla di fatto. Prevedibile, almeno in questa prima fase, vista la gravità della crisi che sta attraversando l’intero “sistema Campione”.Dopo il verbale di mancato accordo firmato alcune settimane fa dalla direzione della casa da gioco e dai rappresentanti dei lavoratori, la trattativa è stata spostata a Milano con il coinvolgimento dell’agenzia regionale preposta ad affrontare le situazioni di crisi. Ieri pomeriggio, le parti si sono incontrate per la prima volta senza però riuscire a trovare punti di sintesi che potessero fare da base a un possibile, futuro accordo.Una fumata nera, insomma. Per qualcuno addirittura «nerissima». La strada che porta a una soluzione condivisa della crisi appare, in questo momento, ripidissima.Com’è noto, la casa da gioco ha presentato un piano che prevede 156 licenziamenti su un totale di 492 dipendenti, oltre alla esternalizzazione di una serie di servizi.Il sindacato ha ragionato nelle ultime settimane su una sorta di contro-proposta con l’obiettivo dichiarato di salvaguardare i posti di lavoro. Ma le posizioni – è di tutta evidenza – rimangono al momento distanti. In modo incolmabile. Lo scoglio principale è legato al contributo di 18 milioni di franchi che il Casinò deve versare ogni anno nelle casse (anch’esse ormai esangui) del Comune. Un contributo, oggi, troppo oneroso. Un contributo che, paradossalmente, mette in ginocchio il Casinò. Il cui bilancio sarebbe altrimenti più che attivo.«Oggi non è stato possibile chiudere alcun accordo – conferma al telefono da Milano Angelo Cassani, segretario regionale di una delle sigle sindacali autonome – La volontà di risolvere il problema degli esuberi è di tutti, ma ovviamente devono esserci le condizioni per farlo. Serve un tavolo tecnico e dobbiamo conoscere il piano industriale delle società, che al momento non esiste».Il problema – uno dei tanti – è il tempo. Che, come spiega lo stesso Cassani, è pochissimo. «Il sindacato, nel suo insieme, si è assunto l’impegno di studiare le possibili mosse per tutelare i posti di lavoro, ma prima di poter dare ai lavoratori certezze sul loro futuro dobbiamo conoscere le vere intenzioni dell’azienda. Occorre una visione a lungo termine».Nel frattempo, però, in assenza di un’intesa, il piano degli esuberi annunciato dai vertici della casa da gioco procede.
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Costruttori, riunione su Legge di Stabilità e Iva in Svizzera
Ance Como, l’associazione lariana dei costruttori edili, ha fissato per le proprie imprese associatemercoledì 28 febbraio alle 15, presso la sede di Via Briantea 6 a Como,una riunione informativa sull’aggiornamento delle principali novità fiscali introdotte dallaLegge diStabilità 2018e dellenovità IVA in Svizzera,riguardanti in particolar modo le proroghe e i potenziamenti delledetrazioni fiscali del 50% e 65%, previsti per i condomini al 70% e 75% con la possibilità di cessione del credito.
Si parlerà anche delle nuove regole delle detrazioni IVA e del nuovo calendario dichiarativo dall’anno 2018, a cui tutte le imprese sono interessate. Inoltre un focus particolare verrà rivolto alle nuove regole IVA in Svizzera, entrate in vigore lo scorso 1 gennaio 2018.
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Corpus Domini, giovedì la celebrazione in città con il vescovo
Giovedì 31 maggio il vescovo di Como Oscar Cantoni presiederà la celebrazione cittadina della solennità del Corpus Domini.
Il programma è il seguente:
Ore 18.30, in Cattedrale: Santa Messa concelebrata dal clero della città;a seguire:processione eucaristica fino alla chiesa di Santa Cecilia (piazza Duomo, via Vittorio Emanuele, via Giovio, via Volta, via Parini, largo Miglio)
“Si tratta di un momento particolarmente significativo che ogni anno ritorna nella vita cittadina e per il quale è auspicabile la presenza e la partecipazione delle diverse persone e realtà che fanno parte del tessuto ecclesiale della nostra città” spiega la Diocesi nel suo comunicato.
Secondo quanto concordato dal presbiterio vicariale, sono sospese, nella città di Como, le messe del pomeriggio nelle singole parrocchie.