Autore: Redazione

  • Case vacanza, la Corte Costituzionale conferma le regole sugli annunci

    Case vacanza, la Corte Costituzionale conferma le regole sugli annunci

    Il codice obbligatorio sugli annunci per le case e gli appartamenti vacanza è stato confermato anche dalla Corte Costituzionale, che ha ritenuto infondato il ricorso con il quale era stata impugnata la legge regionale n. 7 del 2018 che ha istituito il Cir che deve essere indicato negli annunci di promozione e commercializzazione delle Cav (Case e appartamenti per vacanza) e degli appartamenti dati in locazione turistiche.

    Il pronunciamento della Corte conferma la ragionevolezza con la quale Regione Lombardia ha previsto che anche i locatori turistici e i relativi intermediari debbano munirsi di un apposito codice identificativo di riferimento per ogni singola unità ricettiva.

    “Il Cir si conferma – evidenzia la Presidente del gruppo Extra alberghiero di Confcommercio ComoPaola Gonella– una modalità amministrativa semplice e finalizzata a far emergere un fenomeno turistico nuovo e sempre più diffuso che consiste nella concessione in godimento a turisti di immobili di proprietà, a prescindere dallo svolgimento di un’attività imprenditoriale, e ciò al fine specifico di esercitare al meglio le proprie funzioni di promozione, vigilanza e controllo sull’esercizio delle attività turistiche”.

    Le motivazioni di questa sentenza, che definiamo storica, non lasciano spazio ad altre interpretazioni. Regione Lombardia è stata ancora una volta apripista nazionale nel normare un fenomeno lasciato per troppo tempo senza regole. Il Cir è un primo importante strumento in grado di dare ordine e tutela alla sicurezza del viaggiatore nonché agevolare le attività di controllo da parte delle autorità.

    In Lombardia è in vigore dal 1° novembre 2018 ed oggi se ne ribadisce l’efficacia. “Ricordo – conclude il direttore di Confcommercio ComoGraziano Monetti– che i nostri uffici sono a disposizione per coloro che devono aprire o che hanno già un’attività extra alberghiera offrendo diversi servizi e vantaggi a supporto di queste attività”.

  • Cantù vicinissima al successo a Venezia. Ma l’Acqua S.Bernardo cede dopo un supplementare

    Cantù vicinissima al successo a Venezia. Ma l’Acqua S.Bernardo cede dopo un supplementare

    Una sconfitta che fa male, per come è arrivata. Nel rispetto del pronostico la Reyer Venezia ha battuto l’Acqua S.Bernardo, ma a Mestre i canturini sono stati vicinissimi a un successo clamoroso, che avrebbe dato anche importanti benefici nella lotta per i playoff. Dopo un tempo supplementare la squadra veneta si è imposta per 94-90.

    Una gara incredibile, con Cantù avanti, ma raggiunta ad un secondo dalla conclusione da un tiro da tre degli avversari: 77-77 dopo 40′ e overtime. A 90′ dalla fine del supplementare brianzoli a +4, ma tra errori e imprecisioni degli ospiti, la Reyer ha messo la freccia e ha concluso con un successo in volata, 94-90 appunto.

    «Ovviamente c’è tanto rammarico ma anche tanta consapevolezza – ha detto al termine dell’incontro coach Nicola Brienza, tecnico di Cantù – Abbiamo disputato due buonissime partite contro le due migliori forze del campionato, Milano e Venezia, giocandoci entrambe le gare negli ultimi secondi di gioco. Siamo ottimisti e vediamo se saremo bravi ad andare ai playoff. Tuttavia, ci serviranno più freddezza e attenzione ai particolari».

  • Calcio Como,  intervista a Gandler: la società, le priorità, Thohir, lo stadio, il vivaio, il centro sportivo, i progetti e… nessun presidente

    Calcio Como, intervista a Gandler: la società, le priorità, Thohir, lo stadio, il vivaio, il centro sportivo, i progetti e… nessun presidente

    “Prima” allo stadio Sinigaglia, da amministratore del Como 1907, per Michael Gandler, l’amministratore della società che ha acquisito il club lariano. Una occasione per fare il punto a 360° sul progetto che la nuova dirigenza sta portando avanti e sulle strategie per il futuro, vicino e lontano. Gandler ha seguito il match con il Sondrio a fianco di suo padre, Pietro Vierchowod e Roberto Felleca. Ecco le sue dichiarazioni prima e dopo il match.

    Le priorità.“I tre punti più importanti? Lo stadio Sinigaglia, il centro sportivo e continuare a vincere sul campo. Como, come città e territorio, offre grandi opportunità di sponsorizzazione e di business. Intendiamo fare investimenti, a partire dallo stadio Sinigaglia, che è il più bello del mondo. Per la posizione, la vista che offre e la sua storia non vale la pensa pensare ad altre soluzioni. Sicuramente dobbiamo parlare con il Comune per avere una concessione a lungo termine, come impone il calcio moderno. Allo stesso tempo è importante lavorare sul settore giovanile: i nostri bambini devono giocare nel Como, non in altre squadre. Anche il marketing deve avere una sua importanza ed è un altro aspetto su cui sicuramente ci concentreremo”.

    Nessun presidente.“Ci si dovrà abituare a questa scelta che può sembrare strana. Ci sarà una società con me come amministratore delegato: non pensiamo di creare la figura del presidente. La presentazione ufficiale dovrebbe essere il 9 maggio”.

    La nuova proprietà. “Dietro di noi c’è un consorzio, con un gruppo americano, indonesiano ed europeo che crede in questo progetto. Rappresentiamo una novità: di solito sono le squadre di calcio che creano una società che si occupa di media e creano un business. Noi abbiamo fatto il contrario: siamo una media company che ha acquistato un club. Curiamo tante iniziative di successo e Como potrebbe essere una base ideale per produzioni, anche se su questo altro aspetto non mi voglio sbilanciare. Porteremo sicuramente un valore aggiunto alla squadra e al territorio con i contenuti globali di alto livello che creiamo”. Sul possibile coinvolgimento di Erick Thohir, con cui Gandler ha lavorato all’Inter, la risposta è laconica. “No…soltanto una coincidenza”.

    Le mosse iniziali.“Questa squadra deve avere un centro sportivo. Confermo la nostra partecipazione all’asta per Orsenigo, che fa parte della storia del club. Ma non sarà un acquisto a tutti i costi. Oltre ad un certo limite non andremo anche perché ad un certo punto potrebbe costare meno la costruzione di una nuova struttura. Una possibile alternativa potrebbe essere Casnate con Bernate. Confermo che ci siamo interessati per questo impianto, anche perché ce ne potrebbero servire anche due, uno per la prima squadra e uno per il vivaio”.

    La strategia.“Siamo pronti per il lavoro che ci attende e per sviluppare il progetto Como. Da un punto di vista sportivo tutto procede per il meglio e di questo siamo soddisfatti. Ci stiamo muovendo anche per quanto riguarda la parte di business. Il nostro obiettivo è crescere, andare in C e ragionare subito per la promozione in B in maniera intelligente e strategica. E’ necessario un ragionamento a lungo termine, non soltanto sull’attuale e la prossima stagione, ma anche su quelle successive”.

    La partita seguita a fianco di Vierchowod.“Non solo ha giocato nel Como, ma al termine della sua carriera è rimasto a vivere in questa città. Tutti gli ex fanno parte di una grande famiglia. Sono amici e benvenuti sempre”.

    La squadra.“La nostra prima partita, a livello di nuova proprietà, era stata quella di domenica scorsa a Caravaggio ed era stato un buon inizio. Questa è stata la prima sfida seguita dal vivo come amministratore, anche se in precedenza ero già stato al Sinigaglia. Sono ovviamente molto contento per il risultato arrivato al termine di una gara che si è rivelata molto difficile. Ora mancano tre match e siamo primi: il destino del campionato è nelle nostre mani”.

    Le scelte tecniche per il futuro.“Abbiamo buoni giocatori e forti, come ho detto vogliamo andare subito in serie C e fare bene anche lì perché ci si deve sempre migliorare. Ma il primo passo è la promozione, poi ragioneremo sulle scelte da fare”.

  • Elezioni europee, Como (forse) senza candidati

    Elezioni europee, Como (forse) senza candidati

    Grandi partiti senza comaschi in lista per le Europee. Una situazione che potrebbe ripetersi – identica – anche per le piccole formazioni politiche.

    A quattro giorni dalla presentazione delle candidature per il Parlamento di Strasburgo, lo scenario che si presenta per la politica lariana è abbastanza desolante.

    Vero è che la circoscrizione del Nord-Ovest comprende le tre grandi città del triangolo industriale – Milano, Torino e Genova – e un territorio con una densità di popolazione molto alta. E altrettanto vero è che i candidati per ciascuna lista in questa circoscrizione sono soltanto 20.

    Ma un’elezione europea senza comaschi in lista sarebbe comunque una novità poco apprezzabile.

    I conti si faranno soltanto alla fine. Vale a dire mercoledì, giorno in cui scade il termine per il deposito delle liste in Corte d’Appello a Milano.

    Allo stato attuale, si sa per certo che Partito Democratico, Forza Italia, Verdi, Movimento 5 Stelle e La Sinistra non avranno candidati provenienti dalla provincia lariana. I Verdi, in realtà, hanno offerto adAlessandra Patelliil posto di capolista nella nostra circoscrizione, ma la dirigente del movimento ambientalista ha declinato l’offerta per motivi personali.

    Tra le formazioni politiche più grandi che non hanno ancora chiuso le liste ci sono poi Lega e Fratelli d’Italia.

    Per ciò che riguarda il Carroccio, la scelta finale viene fatta dalla segreteria federale ma tra le indiscrezioni sin qui uscite non sono segnalati nomi di comaschi.

    Fratelli d’Italia ufficializza le liste stasera e al momento tra i 20 candidati della circorscrizione Nord-Ovest non ci sarebbero comaschi.

    Una sorpresa positiva – l’unica, forse – potrebbe giungere da +Europa. Il portavoce lariano,Luca Monti, rivela che tra le proposte avanzate c’è anche quella di un sindaco comasco vicino a Italia in Comune, partito alleato di +Europa in queste elezioni.

  • Due settimane per completare le liste comunali. Sul Lario si eleggeranno 95 nuovi sindaci

    Due settimane per completare le liste comunali. Sul Lario si eleggeranno 95 nuovi sindaci

    Due settimane ancora, le più difficili, per riempire tutte le caselle in vista delle elezioni amministrative che quest’anno interesseranno 95 dei 148 Comuni della Provincia di Como. Quasi due terzi degli enti locali e poco più della metà della popolazione residente. Sabato 27, a mezzogiorno, scadrà il termine per la presentazione delle liste. E le sorprese potrebbero essere molte. Soprattutto nei piccoli e piccolissimi paesi. Dove la disaffezione alla politica è sempre maggiore, così come il rischio che nessuno o pochi scelgano di candidarsi.Lo scorso anno, per la prima volta, un Comune – Rodero – non andò a votare per mancanza di candidati. In altri tre – Carugo, Cassina Rizzardi e Sorico – non si raggiunse il quorum del 50% più uno dei votanti, necessario per rendere valide le elezioni con una sola lista in campo. A Sorico, addirittura, si recò alle urne meno del 30% degli aventi diritto. Qualcosa di mai visto in provincia di Como, dove la partecipazione alle comunali – almeno fino a pochi anni fa – raggiungeva talvolta percentuali altissime.È vero che la coincidenza con le Europee potrebbe favorire in qualche modo l’affluenza, ma dare per scontato che questo avvenga potrebbe rivelarsi un errore.Una situazione molto particolare, poi, potrebbe verificarsi a Campione d’Italia, Comune in dissesto finanziario dal giugno del 2018 e commissariato in seguito alle dimissioni dell’ex sindaco Roberto Salmoiraghi. Data la situazione, e con la crisi della casa da gioco lontana da una possibile soluzione, sembra davvero difficile che qualcuno voglia tentare la scalata al municipio. Questa volta, vincere a Campione d’Italia potrebbe non essere una buona notizia.Ma al di là dell’enclave, che ha sempre fatto storia a sé anche in tempi di assoluta normalità, la tornata elettorale coinvolgerà comunque centinaia di candidati.I Comuni più importanti in cui si vota saranno Cantù (che torna alle urne dopo soli due anni a causa della nota vicenda dell’incompatibilità del sindaco Edgardo Arosio) e Mariano Comense, dove si chiude con difficili prospettive di riconferma un travagliato quinquennio di centrosinistra.Tra i centri più popolosi chiamati al voto anche Fino Mornasco, Lomazzo e Cermenate.All’opposto, si rinnoveranno i consigli comunali di alcuni tra i paesi più piccoli della provincia: Livo, Zelbio, Val Rezzo, Cusino, Peglio, Dosso del Liro. Tutti Comuni nei quali il numero di elettori non supera quota 300 (e in alcuni casi nemmeno quota 200).Per la prima volta sarà poi eletto il sindaco di Solbiate con Cagno, paese di frontiera e di frontalieri, nato dalla fusione approvata dai cittadini il 10 giugno dello scorso anno con un referendum popolare.

  • Domenica si gioca  Venezia-Cantù: «Puntiamo a una partita solida»

    Domenica si gioca Venezia-Cantù: «Puntiamo a una partita solida»

    «È stata una settimana caratterizzata anche da impegni istituzionali, ma posso dire di aver visto negli allenamenti la squadra concentrata e pronta per la trasferta di Venezia. Non ci siamo, per così dire, distratti».Nicola Brienza, allenatore della Pallacanestro Cantù, suona la carica in vista della partita di domani a Venezia contro la Reyer (inizio alle ore 17).L’Acqua S.Bernardo affronta la seconda in classifica, reduce da due stop consecutivi. Ma, al di là di questi risultati negativi, quella di coach Walter De Raffaele rimane sempre un interlocutore temibile.«Affrontiamo Venezia, certamente una delle candidate per arrivare in fondo ai playoff per giocarsi, con Milano, la vittoria finale – spiega il tecnico – È una formazione che ha tutto per vincere il titolo».«La Reyer giunge da due sconfitte consecutive, dunque vorrà sicuramente riscattarsi in casa, per rilanciare il proprio cammino in campionato – aggiunge Brienza – I nostri avversari ha un roster davvero interminabile, con 13-14 giocatori totalmente intercambiabili; ognuno di questi può decidere la partita per qualità tecniche o conoscenza di gioco».I brianzoli sono reduci dalla vittoria interna contro Brescia e rimangono in corsa per un posto nei playoff. Attualmente l’Acqua S.Bernardo è al nono posto alla pari con Sassari e ad una vittoria di distanza dall’ottava piazza.«A Venezia dovremo fare una gara furba, intelligente, non a viso aperto – spiega ancora Nicola Brienza – Nel caso in cui dovessimo trovarci in vantaggio per qualche minuto grazie a folate offensive, dovremo essere bravi a non farci ingolosire perché loro hanno davvero tante frecce nel proprio arco e possono colpire in ogni momento. Allo stesso tempo, però, non dovremo essere neppure timorosi. Puntiamo a fare una partita solida, aggressiva ma anche di grande umiltà».L’allenatore ha già in mente la situazione che vorrebbe vedere: «Il nostro intento sarà quello di ripetere la partita di Milano, dove siamo riusciti a giocarcela fino a pochi attimi dal termine. Questa volta, però, a differenza della gara del Forum, speriamo di avere qualche episodio favorevole nel caso in cui dovessimo ritrovarci nel finale punto a punto con Venezia».Vincere non sarà facile, ma i brianzoli non possono permettersi di perdere colpi. «Dovremo essere pronti e concentrati – conclude Brienza – La speranza è di disputare una bella partita per portare avanti il nostro sogno. Una vittoria darebbe nuova linfa al nostro sogno playoff».M.Mos.

  • Davide Marson, presidente di Cantù. «Il lavoro è duro e arduo. Ma noi non abbiamo paura»

    Davide Marson, presidente di Cantù. «Il lavoro è duro e arduo. Ma noi non abbiamo paura»

    Una settimana dedicata anche alle pubbliche relazioni e alla promozione della Pallacanestro Cantù. Prima il giro al Salone del Mobile a Milano, poi la visita all’allenamento di giovedì di un grande ex come Ron Artest, alias Metta World Peace. In prima linea, in entrambe le occasioni, il nuovo presidente della Pallacanestro Cantù Davide Marson, che ha fatto il punto dell’opera alla guida del club.«Il lavoro è duro e arduo – sostiene – ma noi siamo come i tifosi canturini; non abbiamo paura e lottiamo. Stiamo ottenendo risultati positivi soprattutto con gli imprenditori locali, che stanno dando risposte sincere e concrete, non soltanto a parole. Siamo soddisfatti e cerchiamo di portare avanti questa scommessa che ci vede tutti protagonisti».Un compito che comunque non è facile, e lo stesso Marson non ha mai nascosto le difficoltà. «In questi anni abbiamo avuto una buona palestra – spiega – ci siamo abituati a stare sull’orlo del baratro, dove siamo giunti almeno un paio di volte. Con colpi di coda abbiamo risistemato le situazioni».«Ora c’è un progetto ben strutturato che si sviluppa in tre anni e che sta ricevendo l’appoggio di imprenditoria, istituzioni e delle stesse banche – dice il presidente – Una situazione differente rispetto a quella della gestione di Dmitry Gerasimenko a cui, comunque, va la nostra gratitudine per averci fatto vedere due stagioni e mezzo di pallacanestro ad alto livello: questo non va dimenticato».C’è poi il discorso del nuovo palazzetto di Cucciago, che comunque non è, almeno in questo momento, una priorità.«Abbiamo creato una compagine per portare avanti il progetto del palazzetto polifunzionale – conclude Davide Marson – Abbiamo proposto a Metta World Peace e ad Anna Cremascoli di darci una mano. Speriamo di avere una risposta positiva, soprattutto da Anna. Ma è una questione che attualmente non è in primo piano. Prima dobbiamo salvare la stagione e la società, poi ragioneremo anche su questo argomento».

  • Da domenica il tradizionale rito del bacio del Crocifisso a Como

    Da domenica il tradizionale rito del bacio del Crocifisso a Como

    Comincia domenica pomeriggio il tradizionale rito del bacio del Crocifisso nel Santuario di viale Varese, a Como.

    Prima, alle 15, il momento di preghiera sarà presieduto dall’arciprete della Basilica di San Fedele, don Pietro Mitta. Al termine sarà possibile vivere il rito del bacio miracoloso. Va invece sottolineato come – considerate le avverse previsioni meteo di questa mattina, con precipitazioni abbondanti -la processione delle Palme da San Fedele alla Cattedrale, guidata dal Vescovo Oscar, non si svolgerà. Il pontificale delle ore 10, presieduto da monsignor Cantoni, si terrà direttamente in Cattedrale.Lunedì, invece, la giornata sarà dedicata ai malati (con la Via Crucis, la Messa e la benedizione nel pomeriggio, con l’assistente Unitalsi Como don Giovanni Corradini).

    Tutti i particolari delle celebrazioni pasquali domani in edicola con ilCorriere di Como.

  • Como e il futuro: sognare si deve

    Como e il futuro: sognare si deve

    di Giorgio Civati

    Sognare si può oppure si “deve”? Staccarsi ogni tanto dalla
    quotidianità, mettere da parte almeno per un momento buche per strada, erbacce,
    servizi pubblici inesistenti e soldi che scarseggiano, è solo fuga dalla realtà
    o piuttosto un esercizio per rendere migliore questa nostra realtà? La domanda
    è di quelle epocali, eppure ogni tanto va posta. Lo diciamo noi, che spesso
    focalizziamo l’attenzione sulle piccole cose, sui tanti e fastidiosissimi
    inghippi quotidiani, sulle mancanze minute che però sommate fanno un grande
    disagio, e lo diciamo – sognare è necessario – prendendo spunto da una comasca
    cui questa dote di certo non manca. Arianna Minoretti è infatti una giovane
    donna comasca, laureata in ingegneria, che la vita professionale ha portato nel
    Nord Europa. Il suo è un trasferimento positivo, di successo, visto che in
    Norvegia si occupa di ingegneria e in particolare sta progettando un ponte
    sommerso per collegare meglio e più in fretta fiordi, isole e penisole di
    quella parte del mondo. Il cosiddetto “ponte di Archimede”, struttura sommersa
    ma non appoggiata sul fondo, galleggiante sotto il livello del mare. Un’opera
    fuori dall’ordinario. Un sogno, forse non in Norvegia ma di certo a Como e
    dintorni. Ma Arianna Minoretti è anche l’occasione per sognare un po’ di più:
    richiamata a Como dall’Ordine degli Ingegneri 
    di Como, Minoretti domani mattina sarà la relatrice in un convegno
    dell’associazione professionale, in via don Guanella, e parlerà di mobilità, di
    soluzioni tanto innovative quanto difficili da realizzare, sicuramente anche ci
    calcoli strutturali e costi, ma – ne siamo convinti – tratterà soprattutto di
    sogni. Sogni difficili, ma possibili. Come un tunnel subacqueo per togliere
    traffico dalle strade, che se non è un sogno poco ci manca. Solo che lei, la
    quarantenne ingegnere, ci sta lavorando in concreto. Una visione che sta
    diventando realtà. Vero, tutto ciò accade nel profondo Nord dell’Europa.
    Norvegia, non Como. Eppure l’idea può far bene anche al Lario. Il confronto –
    impietoso, diciamolo – può essere da stimolo. Pur restando in prima fila nel
    chiedere asfalti migliori, aiuole più curate, giochi per i bimbi negli spazi
    pubblici non rotti e via di questo passo, non possiamo essere insensibili al
    fascino del pensare in grande. Un tunnel sotto il lago? Un’arena galleggiante
    per eventi e spettacoli? Nuovi quartieri, magari in quella Ticosa così
    tristemente immobile?  Magari qualcosa o
    forse anche tutto risulterà impossibile, ma almeno proviamo a pensarci. Anzi,
    pensiamo in grande. Proviamo a immaginare un futuro diverso, migliore,
    addirittura azzardato per questa nostra città e per questo territorio. Piste
    ciclabili a sbalzo sul lago, eventi, urbanistica, turismo, industria, cultura e
    storia possono essere banali soluzioni a problemi contingenti oppure occasioni
    per tentare – tentare, almeno – un passo in avanti forte, deciso, di rottura
    con un passato lento se non immobile. Proviamo a sognare. Male che vada, non
    costa nulla.

  • Cantù, 11mila multe nel 2018. Il bilancio della polizia locale e le foto della festa

    Cantù, 11mila multe nel 2018. Il bilancio della polizia locale e le foto della festa

    A Cantù oltre 11mila multe in un anno, di cui 640 per mancata revisione, 101 per assenza della copertura assicurativa, 211 per guida senza cinture sicurezza e 128 per uso del telefono durante la guida. In totale i punti dalla patente sottratti sono stati 9.040.È il bilancio della polizia locale di Cantù fatto dal comandante Vincenzo Aiello in occasione della festa de 150° anno di fondazione.Tra le azioni più significative, per la prima volta nella storia della città, il pattugliamento notturno con due equipaggi svolti durante la scorsa estate.