“Prima” allo stadio Sinigaglia, da amministratore del Como 1907, per Michael Gandler, l’amministratore della società che ha acquisito il club lariano. Una occasione per fare il punto a 360° sul progetto che la nuova dirigenza sta portando avanti e sulle strategie per il futuro, vicino e lontano. Gandler ha seguito il match con il Sondrio a fianco di suo padre, Pietro Vierchowod e Roberto Felleca. Ecco le sue dichiarazioni prima e dopo il match.
Le priorità.“I tre punti più importanti? Lo stadio Sinigaglia, il centro sportivo e continuare a vincere sul campo. Como, come città e territorio, offre grandi opportunità di sponsorizzazione e di business. Intendiamo fare investimenti, a partire dallo stadio Sinigaglia, che è il più bello del mondo. Per la posizione, la vista che offre e la sua storia non vale la pensa pensare ad altre soluzioni. Sicuramente dobbiamo parlare con il Comune per avere una concessione a lungo termine, come impone il calcio moderno. Allo stesso tempo è importante lavorare sul settore giovanile: i nostri bambini devono giocare nel Como, non in altre squadre. Anche il marketing deve avere una sua importanza ed è un altro aspetto su cui sicuramente ci concentreremo”.
Nessun presidente.“Ci si dovrà abituare a questa scelta che può sembrare strana. Ci sarà una società con me come amministratore delegato: non pensiamo di creare la figura del presidente. La presentazione ufficiale dovrebbe essere il 9 maggio”.
La nuova proprietà. “Dietro di noi c’è un consorzio, con un gruppo americano, indonesiano ed europeo che crede in questo progetto. Rappresentiamo una novità: di solito sono le squadre di calcio che creano una società che si occupa di media e creano un business. Noi abbiamo fatto il contrario: siamo una media company che ha acquistato un club. Curiamo tante iniziative di successo e Como potrebbe essere una base ideale per produzioni, anche se su questo altro aspetto non mi voglio sbilanciare. Porteremo sicuramente un valore aggiunto alla squadra e al territorio con i contenuti globali di alto livello che creiamo”. Sul possibile coinvolgimento di Erick Thohir, con cui Gandler ha lavorato all’Inter, la risposta è laconica. “No…soltanto una coincidenza”.
Le mosse iniziali.“Questa squadra deve avere un centro sportivo. Confermo la nostra partecipazione all’asta per Orsenigo, che fa parte della storia del club. Ma non sarà un acquisto a tutti i costi. Oltre ad un certo limite non andremo anche perché ad un certo punto potrebbe costare meno la costruzione di una nuova struttura. Una possibile alternativa potrebbe essere Casnate con Bernate. Confermo che ci siamo interessati per questo impianto, anche perché ce ne potrebbero servire anche due, uno per la prima squadra e uno per il vivaio”.
La strategia.“Siamo pronti per il lavoro che ci attende e per sviluppare il progetto Como. Da un punto di vista sportivo tutto procede per il meglio e di questo siamo soddisfatti. Ci stiamo muovendo anche per quanto riguarda la parte di business. Il nostro obiettivo è crescere, andare in C e ragionare subito per la promozione in B in maniera intelligente e strategica. E’ necessario un ragionamento a lungo termine, non soltanto sull’attuale e la prossima stagione, ma anche su quelle successive”.
La partita seguita a fianco di Vierchowod.“Non solo ha giocato nel Como, ma al termine della sua carriera è rimasto a vivere in questa città. Tutti gli ex fanno parte di una grande famiglia. Sono amici e benvenuti sempre”.
La squadra.“La nostra prima partita, a livello di nuova proprietà, era stata quella di domenica scorsa a Caravaggio ed era stato un buon inizio. Questa è stata la prima sfida seguita dal vivo come amministratore, anche se in precedenza ero già stato al Sinigaglia. Sono ovviamente molto contento per il risultato arrivato al termine di una gara che si è rivelata molto difficile. Ora mancano tre match e siamo primi: il destino del campionato è nelle nostre mani”.
Le scelte tecniche per il futuro.“Abbiamo buoni giocatori e forti, come ho detto vogliamo andare subito in serie C e fare bene anche lì perché ci si deve sempre migliorare. Ma il primo passo è la promozione, poi ragioneremo sulle scelte da fare”.