Autore: Redazione

  • Elezioni ticinesi e ristorni dei frontalieri. Anche i Liberali giocano la carta anti-italiana

    Elezioni ticinesi e ristorni dei frontalieri. Anche i Liberali giocano la carta anti-italiana

    Dopo la Lega dei Ticinesi, anche il Partito Liberale Radicale (Plr) schiaccia sul pedale dei frontalieri per accelerare (o almeno tentare di farlo) la macchina del consenso elettorale in vista del voto cantonale di aprile.Con una mozione, presentata in Gran Consiglio e i cui contenuti principali sono stati anticipati ieri sulle colonne delCorriere del Ticino, i Liberali chiedono al governo di Bellinzona «di attivarsi a richiamare l’ipotesi di una disdetta unilaterale dell’accordo sui frontalieri del 1974» e di «farsi promotore di una valutazione giuridica esterna, al fine di determinare se un’eventuale disdetta unilaterale dell’accordo sui frontalieri, sia o meno collegata alla convenzione sulla doppia imposizione».In pratica, il Plr spinge affinché il Consiglio di Stato chieda al governo federale e al ministero degli Esteri – dicastero guidato oggi proprio da un liberale ticinese, Ignazio Cassis – se sia possibile disdire in modo unilaterale gli accordi del 1974 sulla doppia imposizione fiscale siglati con l’Italia.Un’opzione affatto scontata, che spinge il Plr a proporre in seconda battuta una diversa ipotesi, ovvero la stesura di un parere legale che stabilisca, una volta per tutte, se lo stesso accordo del 1974 sia collegato all’intesa sulla doppia imposizione, se sia cioè vincolato a un trattato internazionale (e quindi di esclusiva competenza federale) oppure possa essere equiparato a materie diverse sulle quali i Cantoni si possano esprimere liberamente.L’obiettivo del Plr appare chiaro: non lasciare alla sola Lega dei Ticinesi e all’alleato di quest’ultima, l’Unione Democratica di centro (Udc) l’arma elettorale dei ristorni. Cosa così evidente che già ieri mattina, in una nota molto piccata, la stessa Lega è subito andata all’attacco dei Liberali rinfacciando loro di aver scoperto il problema frontalieri soltanto a ridosso dell’apertura delle urne.Il punto, visto dall’angolazione italiana, è però un altro. Sin qui, il Plr aveva sempre fatto da argine – assieme a Socialisti e Popolari Democratici – alle richieste della Lega di bloccare i ristorni ai Comuni di frontiera. Non solo: anche sul piano culturale, i toni oltranzisti e talvolta razzisti di Lega e Udc erano sempre stati respinti dai Liberali.Questo nuovo passaggio potrebbe essere il preludio a un cambio di atteggiamento? O è soltanto un espediente elettorale?Difficile dirlo. Sta di fatto che in politica le promesse e gli annunci sono pericolosi, perché costringono poi spesso i partiti a seguire strade che magari si sarebbero volentieri lasciate ad altri.

  • Elezioni regionali, lunedì mattina in diretta su Etv il confronto organizzato a Milano dall’Ordine dei giornalisti

    Elezioni regionali, lunedì mattina in diretta su Etv il confronto organizzato a Milano dall’Ordine dei giornalisti

    Diretta elettorale lunedì prossimo su Etv, dedicata all’appuntamento con le regionali. L’emittente trasmetterà infatti interamente, dalle 10 alle 12, il confronto pubblico  tra icandidati presidenti alla Regione, organizzato a Milano dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia. L’evento si svolgerà presso l’aula magna delloIulm. L’incontro sarà moderato dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti, e dal direttore del Master in giornalismo dello Iulm, Ivan Berni.

  • L’effetto allucinogeno di traffico e smog

    L’effetto allucinogeno di traffico e smog

    (m.rap.)“La viabilità nel suo complesso non si è mai bloccata”. Comunicato di Palazzo Cernezzi delle 19.03, dopo una giornata di autentico delirio sulle strade cittadine.

    Il timore è che i gas di scarico di tutte le auto in coda abbiano avuto un effetto allucinogeno su chi abita le stanze del Comune di Como e ha deciso di diffondere quelle poche righe.

    Non si spiegherebbe altrimenti una simile, imbarazzante nota. Meglio sarebbe stato, forse, scusarsi con la città e prendere atto della pochezza di quanto predisposto per contrastare lo tsunami che si è abbattuto sulla convalle ieri.

  • Ecosistema urbano, exploit nelle energie rinnovabili

    Ecosistema urbano, exploit nelle energie rinnovabili

    Sessantaduesima posizione per Como nella graduatoria sulle performance ambientali delle città “Ecosistema Urbano 2018” – elaborata dalla Camera di Commercio su dati pubblicati a cura di Legambiente e dal quotidiano Il Sole 24 Ore – che tiene conto di sei principali aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia. L’ente di via Parini ha passato al setaccio i dati raccolti nella ricerca, mettendo in primo piano tutti quelli relativi a Como.Il capoluogo lariano ottiene 50,1 punti nella graduatoria guidata anche quest’anno proprio da una provincia lombarda, Mantova, con 78,1 punti davanti a Parma (76,8) e Bolzano (74,3). Il fanalino di coda è Catania (con 33,9). Riducendo il confronto alle province lombarde Como è decima e Lecco 11ª, penultima prima di Monza che totalizza solo 36,8 punti, meno della metà della prima classificata.Nel capitolo aria e nello specifico polveri sottili, Como registra una media annua dei valori rilevati dalle centraline urbane pari a 27 microgrammi per metro cubo (nel 2017 erano 24), ex aequo con Venezia. In termini di giorni di superamento del limite previsto per le polveri Pm10 il capoluogo comasco, conta all’incirca 70 giorni, sforando il limite di 35 giorni consentito dalla normativa.Parte bassa della classifica sul fronte dei consumi giornalieri di acqua potabile per uso domestico: con 185,1 litri pro-capite al giorno. Solo Mantova e Varese registrano un valore inferiore a 150 litri.Bene invece nella graduatoria che riguarda i rifiuti. In gran parte delle province lombarde la raccolta viene effettuata con successo porta a porta. È il caso di Como che, come altri 35 capoluoghi italiani, raggiunge il 100% degli abitanti. Tredicesimo posto per i comaschi nella raccolta differenziata, con il 72,1%, è uno dei dati più virtuosi rispetto alla media nazionale. Infine con 475 chili di rifiuti per abitante all’anno Como si piazza al 26° posto su 88 possibili posizioni, insieme a Messina.Passando al settore che riguarda il trasporto pubblico, la ricerca specifica che il valore dei passeggeri trasportati per abitante è influenzato da due fattori importanti che determinano notevoli variazioni: la presenza turistica e l’incidenza del pendolarismo. Como si piazza bene nella classifica complessiva dei capoluoghi, al 31° posto insieme con 75 viaggi pro-capite all’anno. Tra i capoluoghi lombardi è al quinto posto.Buoni risultati per le energie rinnovabili, tanto da piazzarsi al 10° posto della classifica nazionale: Como, insieme a Lodi, guida la classifica regionale che si chiude con Monza.Infine nell’indicatore uso efficiente del suolo, Como è la penultima a livello regionale e una delle ultime in Italia. Si tratta di una voce che valuta il grado di urbanizzazione rispetto alla popolazione residente e gli effetti delle politiche e delle scelte urbanistiche.

  • Droga nella Bassa Comasca, il processo. «Non “Gomorra” ma un gruppo di amici»

    Droga nella Bassa Comasca, il processo. «Non “Gomorra” ma un gruppo di amici»

    «Eravamo solo un gruppo di amici. Ci dicevano, “ma chi siete, Gomorra?”, invece non eravamo e non siamo criminali. Non siamo nemmeno dei santi, errori ne abbiamo commessi, ma i quantitativi di droga era piccoli e solo di marijuana, non la cocaina perché è pericolosa e sarebbe stato come vendere morte». A parlare, ieri mattina di fronte al giudice monocratico Luciano Storaci, è stato uno degli indagati – che ha già patteggiato – del processo per droga nato per caso dall’operazione contro la ’ndrangheta in provincia di Como, tra Cermenate e Fino Mornasco. In questo processo, il reato associativo non c’entra affatto. Ma nel corso delle perquisizioni che avvennero nel 2014 proprio contro le Locali calabresi nel Comasco, i carabinieri dei Ros arrivarono in un garage di Cermenate trovandovi della droga.Le indagini – che hanno poi finito con il coinvolgere dieci ragazzi, due dei quali poi coinvolti anche nell’ordinanza sulla malavita che ruotava attorno a piazza Garibaldi a Cantù – sono poi state stralciate su Como. In otto hanno già patteggiato la pena. Due hanno scelto di difendersi in aula: si tratta di un 29enne di Cermenate, che in quel garage avrebbe lasciato dei quantitativi di marijuana («Non più di un chilo», ha testimoniato ieri il giovane che gestiva quel box, che ha già patteggiato) e un 30enne di Cantù che a sua volta avrebbe rivenduto ad altri acquirenti la droga comprata nel garage. L’udienza è stata rinviata al mese di maggio quando parleranno gli imputati che hanno accettato di sottoporsi all’esame.

  • Doppio fiocco rosa a Espansione Tv

    Doppio fiocco rosa a Etv. Giovedì sera, poco dopo le 23, all’ospedale Sant’Anna sono nate Matilde e Margherita Guerrato, figlie della nostra collega Michela Vitale e del marito Marco.

    Michela Vitale e Marco Guerrato con le gemelline Matilde e Margherita

    Le bimbe, che pesano 2,5 e 3 chilogrammi, stanno bene, così come la mamma. A Michela, a papà Marco e a tutta la famiglia gli auguri di cuore dall’intera redazione e della direzione del Corriere di Como.

  • Donna trovata morta nel Luganese. Ipotesi omicidio

    Donna trovata morta nel Luganese. Ipotesi omicidio

    Polizia cantonale e inquirenti al lavoro per quello che potrebbe rivelarsi un omicidio. A Novaggio, nel Luganese, questa mattina, poco dopo le 11, è stato trovato il cadavere di una donna “che presentava una ferita visibile” spiega la Polizia nel suo comunicato che poi aggiunge: “Sono in corso accertamenti d’inchiesta per stabilire le modalità ed eventuali responsabilità”.

  • Don Renzo Beretta, i momenti di ricordo a vent’anni dalla tragica scomparsa

    Don Renzo Beretta, i momenti di ricordo a vent’anni dalla tragica scomparsa

    La parrocchia di Ponte Chiasso ha ricordato nella giornata di ieri don Renzo Beretta, nel ventesimo anniversario della morte del parroco, ucciso a coltellate da uno straniero che il sacerdote aveva aiutato. Il vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni, ha celebrato la messa nella parrocchia al confine con la Svizzera.

    Prima, in mattinata, un’altra messa era stata celebrata al cimitero di Monte Olimpino, all’altare davanti alla tomba di don Renzo, ricordato come “il parroco di frontiera che operava con il Vangelo in mano”.

    Tra i primi, don Renzo aveva colto la difficoltà dei migranti che cercavano di varcare il confine con la Svizzera e, senza clamore, aveva iniziato ad offrire loro assistenza. In parrocchia era arrivato ad ospitare fino a 50 persone. Il 20 gennaio del 1999 era stato accoltellato e ucciso da un marocchino che già aveva ricevuto un decreto di espulsione.

  • Si gioca il 29° turno nel girone A. Il Como attende l’Inveruno

    Si gioca il 29° turno nel girone A. Il Como attende l’Inveruno

    Il Como in casa contro l’Inveruno; il Gozzano, a pochi chilometri di distanza sul terreno della Folgore Caratese. La Caronnese – un po’ meno terzo incomodo dopo la sconfitta di domenica scorsa – riceve il Castellazzo. Gozzano primo a quota 71, lariani all’inseguimento a 67, varesini più indietro a 63.È questo il quadro complessivo delle sfide di vertice della ventinovesima giornata del girone A di serie D, che si disputano domani. Un turno anticipato in vista delle festività pasquali.Allo stadio Sinigaglia alle 15 arriva l’Inveruno, allenato da un ex azzurro, Achille Mazzoleni, cresciuto come giocatore nel vivaio di Orsenigo. Un match contro una formazione che domenica scorsa ha battuto per 3-1 la Pro Sesto.Azzurri di mister Antonio Andreucci obbligati a vincere per non perdere contatto con il Gozzano, che ora ha 4 punti di vantaggio. Non pochi perché il Como a sei giornate dalla fine, oltre a vincere lo scontro diretto – 15 aprile al Sinigaglia – deve sperare in un ulteriore passo falso della capolista piemontese.La presentazione completa sul Corriere di Como in edicola giovedì 29 marzo

  • Domani è San Vincenzo, patrono di Cernobbio.  Uffici comunali chiusi e ingresso gratuito a Villa Bernasconi

    Domani è San Vincenzo, patrono di Cernobbio. Uffici comunali chiusi e ingresso gratuito a Villa Bernasconi

    Martedì 22 gennaio Cernobbio festeggerà San Vincenzo, il proprio patrono. Gli uffici comunali resteranno chiusi al pubblico. Quest’anno, però, l’amministrazione Comunale ha preparato iniziative. Oggi e domani gennaio, infatti, le luci esterne del Municipio e di Villa Bernasconi resteranno accese in occasione di questa ricorrenza e per tutta la giornata di martedì Villa Bernasconi sarà aperta gratuitamente al pubblico nel consueto orario di apertura feriale, ovvero dalle ore 15 alle ore 18. Gratuita sarà, quindi, anche l’esperienza del “tocco della seta”, il trattamento rilassante con foulard di seta eseguito dalle allieve delle classi di III e IV annualità del Cias Formazione professionale e impresa di Como, per la quale, però, è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi sul sitovillabernasconi.eu.

    La solennità liturgica di San Vincenzo sarà celebrata la sera di martedì 22 gennaio, alle ore 21, con la messa nella storica chiesa. Prima del rito saranno benedetti gli automezzi comunali ed a seguire la parrocchia offrirà un rinfresco.