Categoria: Cultura e spettacoli

  • “Avvinta come l’edera”, il romanzo  di Emilio Russo

    “Avvinta come l’edera”, il romanzo di Emilio Russo

    Prima presentazione a Como per il nuovo libro di Emilio Russo. Questo venerdì, 29 novembre, alle ore 18, l’autore sarà alla libreria La Feltrinelli di via Cesare Cantù 17 per presentare il suo nuovo romanzo Avvinta come l’edera. A dialogare con Emilio Russo e con i lettori saranno Luciana Bianciardi, titolare della casa editrice ExCogita, e il professor Gianfranco Giudice, docente del Liceo scientifico Paolo Giovio.

    Il racconto è ambientato in un paesino -che a qualcuno potrebbe ricordare un luogo familiare- al confine tra Como e la Svizzera, nel vivo di una campagna elettorale, ed è giocato sul filo dell’ironia e con
    il contrappunto della colonna sonora del periodo (da cui il titolo del libro). Un giallo con uno sfondo storico ben delineato e con qualche spunto sentimentale.

    Si replica sabato 30 novembre, alle ore 13.30, con un’altra presentazione del romanzo in occasione dell’OpenDay dell’Istituto Pascoli di Como, in via Mentana 20, dove l’autore sarà affiancato dalla professoressa Anita Molteni. Ecco la trama. Onagro è un paese molto piccolo, annidato al confine fra l’Italia e la Svizzera, ma un giorno di metà Novecento diventa l’epicentro di un giallo un po’ insolito che inizia con la sparizione di una valigia colma di volantini elettorali e finisce con un morto di troppo. A far da sfondo alle indagini condotte da un professore di Lettere, Giacomo Collura, una fabbrica di caramelle, il circolo e una fitta rete di donne che parlano solo con altre donne: sapori a volte dolci, a volte amari e troppo spesso acidi. Tra ambigui rapporti politico-religiosi e forze dell’ordine lente e riluttanti, ci sarà da decidere che utilizzo fare della libertà. Emilio Russo ha alternato l’insegnamento con l’impegno politico e la passione letteraria. È autore di saggi di argomento storico-filosofico, interventi sulla scuola, racconti e poesie pubblicati in antologie
    e raccolte. Con ExCogita ha pubblicatoLa pace imprudente(2015).

  • Cernobbio, laboratori creativi per pubblicitari in erba

    Cernobbio, laboratori creativi per pubblicitari in erba

    In occasione della mostra dedicata all’artista Marcello Dudovich, i bambini avranno l’opportunità di partecipare a divertenti laboratori creativi dal titolo “Giocare con l’arte” curati da Fata Morgana, che si terranno a Villa Bernasconi a Cernobbio (nella foto) sabato 23 novembre alle ore 15 (costo: 15 euro; prenotazione obbligatoria al sito www.villabernasconi.eu o al numero 031.3347209). Ispirati dall’arte di Marcello Dudovich che fu illustratore e cartellonista di successo, assoluto innovatore nella storia del manifesto, i piccoli partecipanti conosceranno da vicino questo artista e la sua tecnica. Durante i laboratori, pensati per bambini dai 5 agli 11 anni, partendo dai disegni delle campagne pubblicitarie di Dudovich, attraverso la fotografia e il disegno, i piccoli verrano guidati alla realizzazione di un manifesto. I prossimi laboratori di “Giocare con l’arte” si terranno il 14 dicembre, il 18 gennaio e l’8 febbraio. La mostra “Marcello Dudovich (1878-1962). Fotografia tra arte e passione” proseguirà invece fino al 16 febbraio. Nella sala della musica e nella sala da pranzo di Villa Bernasconi sono esposti sette grandi manifesti realizzati da Dudovich del periodo in cui la villa fu costruita e frequentata. Al primo piano, invece, nella Stanza delle Bernasconi, c’è il raro manifesto “Onoranze a Volta nel Centenario della Pila”, creato da Dudovich per la Riapertura dell’Esposizione Voltiana al Teatro Sociale di Como nel 1899. Info: www.villabernasconi.eu.

  • Contro la violenza sulle donne la cultura si colora di    rosso

    Contro la violenza sulle donne la cultura si colora di rosso

    Violenza di genere, Como scende in campo con varie iniziative. Alcuni anni fa una fila di scarpe rosse di fronte al Tribunale cittadino (nella foto a destra) richiamò simbolicamente l’attenzione su una piaga contro la quale non si fa mai abbastanza, quella delle violenze e dei maltrattamenti nei confronti delle donne. Molti questa settimana gli appuntamenti in agenda “dalla parte di lei” sul Lario.Ad esempio al Teatro San Teodoro di via Corbetta 7 a Cantù, domenica 24 alle 21 va in scena “Sono una donna non un errore”, letture di Manuela Limonta, cori di Lara Molteni, tastiera e cori di Antonio Accarino, alla chitarra Roberto Limonta. Un concerto raccontato per riflettere sulla condizione femminile contro ogni pregiudizio. Uno spettacolo toccante, intenso ma necessario per le donne e per gli uomini.Appuntamenti anche al Teatro Sociale di piazza Verdi, a Como, che lunedì 25 si veste di rosso in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” istituita vent’anni fa: la facciata del teatro si illuminerà di rosso, e sui suoi gradini un corteo di scarpe rosse. Due piccoli gesti, concreti e simbolici, che faranno da corollario ai due eventi in programma alla sera. Alle 20.30 nella Sala Bianca andrà in scena Barbablù 2.0, una produzione tutta comasca di Teatro in Mostra di Laura Negretti, che torna a casa, a Como, dopo 100 repliche in tournée per il Nord Italia. È uno spettacolo di teatro civile che affronta con lo stile della prosa contemporanea una tematica sociale di forte attualità come la violenza sulle donne e in modo particolare la violenza domestica.Durante la serata, in concomitanza con la pièce in scena, dalle ore 20 e per chi ha il biglietto dello spettacolo, sarà allestita in anteprima assoluta nelle Sale del Ridotto una mostra fotografica di Alle Bonicalzi, Indicibile. Il coraggio di rompere il silenzio.Sempre il 25 novembre, allo Spazio Gloria di via Varesina 72 incontro con scuole e istituzioni sul tema della violenza di genere (ore 10-12) mentre dalle 12.30 alle 14 il Coordinamento donne della Cgil di Como terrà un presidio in piazza Vittoria a Como. In quell’occasione si coprirà con un telo rosso una panchina e si distribuirà materiale informativo.Giovedì 28 novembre, alle ore 19 allo Spazio Parini di via Parini 6 a Como, Maurizio Pratelli cura l’evento “Strade rosse” dedicato alla donna, con il giallo “Motivi di famiglia” di Aldo Pagano con le indagini della protagonista Emma Bonsanti, le bottiglie “senza trucco” di Lidia Carbonetti e le luminose canzoni di Simona Colonna. Mani di donna che indagano, che vendemmiano, che suonano il violoncello. In programma anche un set acustico e una degustazione di vini Barbera e Dolcetto.

  • Al Carducci omaggio al fisico Gattoni

    Al Carducci omaggio al fisico Gattoni

    Noto agli specialisti, ma non forse al grande pubblico (come meriterebbe) questo poliedrico esponente della vita scientifica comense di fine Settecento, il fisico comasco Giulio Cesare Gattoni verrà rievocato in una conferenza di Alessandra Mita Ferraro della Universitàe-Campusdi Novedrate, giovedì 28 novembre alle 18 nel Salone Musa della Associazione Carducci, viale Cavallotti n° 7.

    Del Gattoni si metteranno in luce molti aspetti, tanti quanti i suoi interessi interdisciplinari, puntando l’accento sulla profonda devozione per l’amico, minore d’età, Alessandro Volta (nacque quattro anni più tardi nel 1745), di cui favorì gli studi mettendo a disposizione il proprio Gabinetto scientifico con gli strumenti da egli stesso inventati (“non risparmiò … spesa alcuna per macchine e per esperienze lunghe e molteplici”, scrisse di lui Giambattista Giovio, insistendo sul fatto che Gattoni superò ogni ostacolo per facilitare il lavoro di Volta).

  • Cerè, il poeta che insegna a fare il pane con le parole

    Cerè, il poeta che insegna a fare il pane con le parole

    Chef e scrittore, il comasco Rodolfo Cerè ha già conquistato da tempo il pubblico della poesia e pubblica due nuovi libri da Lietocolle, l’editrice di Faloppio fondata da Michelangelo Camelliti. Spiegate alle vele ospita i disegni di Alberto Casiraghy, celebre artista nonché editore di Osnago. In contemporanea Lietocolle pubblica anche la raccolta di versi di Cerè Il giorno del panettiere. Cerè, classe 1979, è un poeta e scrittore lariano di origine che vive e lavora a Zurigo. Presso “Arti e mestieri” in via Ramazzotti 8 a Saronno Cerè presenterà i suoi versi sabato prossimo alle 18, ingresso libero.Cerè lavora da tempo come chef professionista e sa trasferire nella scrittura la pazienza e la maestria dell’artigiano che crea piatti semplici ma ricchi di sapore e sostanza.«La cucina e la poesia sono create dalle mani, quindi il tocco, la conoscenza del linguaggio e la sapienza nel dosare sono fondamentali. Sicuramente una buona poesia può essere sia scottata velocemente come su una piastra oppure rimestata ogni tanto in un tegame dimenticato a fuoco lento, indispensabili sono però la scelta e la lavorazione della materia prima», dice il poeta.Ma quali sono i suoi modelli? «Leggo i poeti italiani del ’900 e contemporanei, e l’anno scorso ho seguito le tracce di Neruda in Cile che mi hanno ispirato. Mentre tra gli scrittori ho un debole per gli americani, da Faulkner a Roth, da Steinbeck a Wallace, sembra che quella terra sia perfetta per raccontare il teatro della vita. Anche se trovo Pavese, Buzzati, Levi e molti altri italiani indispensabili per un percorso di maturazione».

  • De Sfroos, ecco la copertina dell’album

    De Sfroos, ecco la copertina dell’album

    Ecco la copertina del nuovo album di Davide Van De Sfroos in uscita venerdì 22 novembre, si intitola “Quanti nocc” (MyNina / Artist First) ed è un album live in versione digitale, doppio CD e triplo vinile. Davide presenterà il suo nuovo disco a Como martedì 26 novembre. Si tratta di una raccolta dei più bei brani di Davide Van De Sfroos rivisitati e riarrangiati presentati durante il tour teatrale “Tour De Nocc” e il tour estivo “Van Tour”, concerti che hanno riscontrato un incredibile successo di pubblico e di critica. Il disco live è lo specchio fedele del ritorno sul palco dell’artista, un intenso anno di concerti e viaggi ricchi di emozioni che ha reso ancora più forte il legame con il suo pubblico.

  • “Como in concerto”: al via una nuova rassegna d’autunno tra Grumello, Sociale e Carducci

    “Como in concerto”: al via una nuova rassegna d’autunno tra Grumello, Sociale e Carducci

    La nuova rassegna “Como in concerto” è frutto di un prezioso gioco di squadra e di una sinfonia di artisti che hanno creato una vera ministagione di cultura musicale ad ingresso libero, per celebrare il periodo prenatalizio, fino al 5 dicembre. La Stagione parte oggi, 18 novembre alle ore 17, in Villa del Grumello si omaggerà Beethoven con la presenza della prestigiosa formazione Umbria Ensemble. Il programma del 19 novembre alle ore 18 presso l’Auditorium Carducci vedrà la presenza dell’Ensemble Spazio Musica in un concerto dedicato alla Musica del Nord e Sud America: tra gli altri brani, la celebre “Rhapsody in Blue” di Gershwin e una Suite tratta da “West Side Story” di Bernstein, più alcuni brani del noto compositore argentino Astor Piazzolla, quali “Ausencias”e “Escualo”. Il 20 novembre, alle 18.30 nella Sala Bianca del Teatro Sociale di Como, la tragedia del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro viene rievocata in un’opera teatrale contemporanea di grande impatto su libretto di Marco Ongaro e musiche di Andrea Mannucci. Martedì 26 novembre sempre in Auditorium Carducci alle 18, i Fiati di Milano portano in scena un’inedita antologica fra Mozart e Piazzolla, Beethoven, Bach e Morricone. Mercoledì 27 e giovedì 5 dicembre gli ultimi due appuntamenti con il New Made Ensemble, fra villa del Grumello e Teatro Sociale. Il primo a ritmo di madrigali e minuetti, il secondo con la favola moderna dei “Tempi Burrascosi” con cui il compositore Nicola Campogrande si domanda quali siano gli “errori” di Dio.

    Lunedì 18 Novembre ore 17, Villa del Grumello

    “All’immortale Amata. Beethoven, la Musica e
    le lettere d’Amore”.

    Beethoven     Trio
    op.3 n° 1 in Mib Magg.

    Letture degli scritti autografi beethoveniani

    UmbriaEnsemble

    Francesco Parrino, Violino

    Luca Ranieri, Viola

    M. Cecilia Berioli, Violoncello

    Voci Narranti:

    F.A.R.E. Teatro Como

    Fabio Corradi, Eleonora D’Aniello, Andrea Salvadè

    Martedì
    19 Novembre ore 18, Auditorium dell’Istituto Carducci

    “Skies
    of America”

    George Gershwin    
    Tre preludi

    Leonard Bernstein   
    West Side Story Suite

    (Jet Song – Something’s Coming – Tonight – America
    Cool – One Hand, One Heart – Somewhere – Mambo)

    Astor Piazzolla         Ausencias,
    Escualo

    George Gershwin     Rhapsody
    in Blue

    Ensemble
    Spaziomusica

    Enrico
    Di Felice, flauto traverso

    Riccardo
    Leone, pianoforte

    Concerto dedicato alla Musica del Nord e Sud
    America: tra gli altri brani, la celebre “Rhapsody in Blue” di Gershwin e una
    Suite tratta da West Side Story di Bernstein, più alcuni alcuni brani del noto
    compositore argentino Astor Piazzolla quali “Ausencias”e “Escualo”.

    Mercoledì
    20 Novembre ore 18:30, Teatro Sociale – Sala Bianca

    MORO

    Opera
    tragica in un atto (Libretto di Marco Ongaro – Musica di Andrea Mannucci)

    L’opera tragica si svolge nello spazio
    simbolico dei giorni di prigionia di Aldo Moro. Dall’agguato di Via Fani alla morte
    del Presidente, il canto narra l’intimo travaglio di chi era uomo di potere e
    del potere è stato deprivato, di chi ha lavorato all’edificazione della
    convivenza civile e si è visto privato della libertà. Il travaglio intimo di
    chi prende coscienza dell’ineluttabilità del proprio destino, il destino che
    tutti accomuna: la morte. Nel corso di tale tragitto, l’immagine dell’uomo
    politico trasfigura in una dimensione spirituale che trascende non solo gli
    opposti schieramenti della cosa pubblica, ma anche le diverse concezioni
    confessionali, raggiungendo al culmine l’universalità che lega Cristo a Socrate
    e i massimi valori classici a quelli della cristianità. La forma di tragedia
    classica assunta dal testo teatrale persegue questo spunto unificatore. L’Angelo
    e Cassandra, unici personaggi a dialogare con Moro nel suo angusto carcere,
    rappresentano tale dualità e tale identità sostanziale. La morte non è una
    questione politica né di confessione, la morte riguarda tutti e tutti ci si
    trova al suo cospetto, alla fine, con maggiore o minore dignità. Nella
    tragedia, classica o moderna, non c’è spazio per le polemiche. È qui che la
    figura di Moro diventa modello simbolico, emblema del passaggio umano dalla
    prigionia corporale all’infinita libertà dell’essere. Nell’accettazione di tale
    passaggio, dopo la sofferenza dell’immancabile bilancio di una vita e del
    distacco dagli affetti, l’Essere, il suo intelletto e la sua spiritualità
    escono rafforzati ben oltre i vacui destini del mondo materiale. Una lettera
    non spedita e l’ultima lettera di Moro compaiono, parafrasate poeticamente, in
    due diverse scene del testo, che in generale è espressione lirica di una
    riflessione umana sull’immanenza e la trascendenza cui l’arte da sempre
    s’ispira e cui sempre tende.  Non una discesa
    agli inferi, ma un viaggio verso l’alto, che vede nell’Amore, proprio come
    recita l’ultima missiva del Presidente, l’unico elemento davvero importante.

    Enrico Frigo, tenore – Nadina Calistru,
    soprano – Piero Facci, basso

    Andrea Mannucci, direttore

    Martedì
    26 Novembre ore 18, Auditorium dell’Istituto Carducci

    Le
    Ance dal 700 ad oggi

    J.
    S. Bach               Fuga in Do minore

    W.
    A.  Mozart          Divertimento n 3

    W.
    A. Mozart           Dalle Nozze di Figaro

    Voi che
    sapete che cosè amor

    Che Soave Zefiretto

    L.v. Beethoven        Variations
    on the theme «La ci darem la mano »

    J. Ibert                            Cinq
    Pieces en Trio

    E.
    Morricone           Mission

    A.
    Piazzolla             Oblivion-Libertango

    I
    Fiati di Milano

    Giuseppe
    Lo Preiato, oboe

    Raffaele
    Bertolini, clarinetto

    Mercoledì
    27 Novembre ore 17, Villa del Grumello

    Sciarrino,
    Salvatore  Due Madrigali di Carlo Gesualdo
    da

    Itene miei sospiri

    Tu m’uccidi, o
    crudele

    Puccini,
    Giacomo      Three Minuets

    Rossini,
    Gioacchino   Rossini…per quattro

    Albeniz,
    Isaac          Sevilla

    Itturralde,
    Pedro      Suite Hellenique

    Itturralde,
    Pedro      Pequeña Czarda

    New
    MADE Ensemble

    Laura
    Chittolina, sax soprano

    Giampaolo
    Etturi, sax contralto

    Marco
    Rizzi, sax tenore

    Alessandro
    Leo, sax baritono

    Giovedì 5 dicembre, ore 18.30, Teatro Sociale
    – Sala Bianca

    Nicola
    Campogrande:Tempi burrascosi

    Una favola musicale per un errore di Dio

    Su testo di Dario Voltolini

    «Insieme a Dario Voltolini, l’autore del
    testo di questa favola, ci siamo domandati: ma Dio può commettere un errore? Se
    è l’essere perfettissimo, come fa a sbagliarsi? Come ha fatto a creare un
    pesciolino sopra un ulivo, invece di metterlo per benino nel mare insieme agli
    altri? Vi sembrano cose da fare? Ebbene, in “Tempi burrascosi” tutto questo
    accade, e al povero pesciolino succedono molti altri fatti strani, terribili e
    meravigliosi; tanto che ci è voluta tutta questa favola musicale per
    raccontarlo. Per non essere da meno, ho commesso qualche errore anche io: ho
    provato a immaginare una musica che facesse ascoltare la creazione del mondo,
    il che è assurdo e irriverente; ho cercato una musica per il Diluvio Universale
    anche se molti altri compositori l’avevano già fatto benissimo prima di me, e
    anche questo è folle e un po’ sgarbato; ho lavorato per molti mesi inseguendo
    l’idea di un lavoro che arrivasse alle orecchie dei grandi e dei bambini, e
    naturalmente questa è un’idea balzana che prima o poi devo togliermi dalla
    testa; insomma: ho messo insieme un mucchio di sbagli, uno in fila all’altro,
    ma – confesso – mi sono divertito un mondo. Perché continuo a pensare che il
    mestiere di compositore consista in questo: inventare musica che possa far
    rimbalzare su chi la ascolta delle emozioni, grandi o piccole, forti o leggere,
    ma sempre figlie della passione, della dedizione, del lavoro, della fatica,
    dell’allegria di chi tutti i santi giorni si mette lì a riempire i pentagrammi.
    E dunque anche questa volta confido che la somma dei miei errori possa aver
    generato qualcosa di vitale: per me sarebbe la soddisfazione più bella» (Nicola
    Campogrande)

    Nicola Campogrande(Torino, 1969) è
    considerato uno dei compositori più interessanti della giovane generazione
    italiana. Nella sua musica, che dal 2017 è pubblicata in esclusiva dalla
    Breitkopf & Härtel, la critica e il pubblico riconoscono freschezza ed
    espressività, spesso messe al servizio di lavori con una forte componente
    spettacolare. Oltre ai molti lavori destinati al teatro musicale, scrive
    prevalentemente musica cameristica e sinfonica ma ha anche composto pagine per
    il cinema, per grandi mostre, per la televisione, per la radio, per il teatro.
    Tra i suoi interpreti, oltre a numerose orchestre, ci sono Roberto Abbado,
    Mario Brunello, Gauthier Capuçon, Massimo Quarta, Emanuele Arciuli, Lilya
    Zilberstein, Sonia Bergamasco, Jean-Bernard Pommier e molti altri musicisti che
    hanno in repertorio suoi lavori e li presentano regolarmente in stagioni
    concertistiche di tutto il mondo. La sua musica si può ascoltare grazie a 30 cd
    monografici e collettivi. Tra i suoi lavori sinfonici di maggior successo vanno
    citati il “Concerto per pubblico e orchestra”, “R (Un ritratto per pianoforte e
    orchestra)”, le ventiquattro “Expo Variations”, “Urban gardens”, per pianoforte
    e orchestra. Tra quelli cameristici “150 decibel”, per violoncello e
    pianoforte, “Nudo”, per pianoforte, i “Preludi a getto d’inchiostro”, per
    chitarra. Diplomatosi ai conservatori di Milano e di Parigi, dal 1998 conduce
    trasmissioni culturali su Rai Radio3. Per la tv conduce la trasmissione
    settimanale “Contrappunti” sul canale Classica HD (Sky). Collabora
    con le pagine culturali del Corriere della Sera e ha pubblicato “Occhio
    alle orecchie. Come ascoltare musica classica e vivere felici” (Ponte alle
    Grazie, 6 edizioni). In passato ha diretto per quindici anni il mensile Sistema
    Musica ed è stato critico musicale di Repubblica e del supplemento Musica!, de
    L’Indice dei libri del mese, di Piano Time. E’ direttore artistico del festival
    MITO SettembreMusica. E’ stato membro della commissione artistica
    internazionale di Europa Cantat e, per undici anni, direttore artistico
    dell’Orchestra Filarmonica di Torino. Insegna alla Scuola Holden di Tecniche
    della narrazione. Il suo sito èwww.campogrande.it.

    Marco Cacciola, attore

    Simone Beneventi, percussioni

    Rossella Spinosa, pianoforte

    Marco Cacciola, attore

    Clarice Czdanski, live painting

    Per informazioni

    LOMBARDIA MUSICA: 351.595.8744

    Email: e20musica@outlook.it

  • Biblioteca di Como, l’ingresso è al buio: si rischia di cadere e fioccano le proteste

    Biblioteca di Como, l’ingresso è al buio: si rischia di cadere e fioccano le proteste

    Nella città di Alessandro Volta, inventore della pila, sembra difficile reperire una lampadina per rendere sicuro l’accesso a una struttura pubblica molto frequentata. È a rischio all’imbrunire l’ingresso della biblioteca civica “Paolo Borsellino” di Como in piazzetta Lucati.L’illuminazione esterna nella principale sede libraria pubblica della provincia è talmente carente che numerosi utenti, specie anziani e con difficoltà visive, lamentano cadute e contusioni a causa della scarsa visibilità.Complice della pericolosità dell’attuale situazione è anche un piccolo gradino, quasi invisibile al buio, che delimita la rampa di accesso all’atrio con porta girevole. Numerosi i visitatori della biblioteca si lamentano della scarsa illuminazione esterna con gli addetti della biblioteca. Martedì scorso nel tardo pomeriggio, con la biblioteca affollata per la presentazione del “tesoro di Como”, il ritrovamento di mille monete d’oro l’estate scorsa in un cantiere di via Diaz, due persone anziane nel salone della biblioteca si sono lamentate per la caduta causata dal buio, mentre un anziano è uscito dall’atrio ed è caduto al suolo dopo essere inciampato nel suddetto gradino, picchiando il viso e rimediando una ferita. Una ulteriore pecca di una struttura frequentatissima per motivi di studio da giovani e meno giovani oltre che per attività culturali e anche come posto caldo dove riposarsi da parte di chi non ha dimora, e dove i bagni lasciano spesso a desiderare e dove si è spesso alle prese con umidità e infiltrazioni oltre che con la cronica carenza di spazio per le collezioni librarie. Ma almeno per le luci esterne la soluzione pare in dirittura d’arrivo. La direttrice amministrativa della biblioteca, Licia Viganò, ieri da noi sollecitata, ha riferito di avere «scritto all’ufficio tecnico segnalando il problema e chiedendo l’installazione urgente di un punto luce esterno».«Mi spiace molto per quanto accaduto, credo che la questione come da prassi in questi casi sia già in mano agli uffici – conferma l’assessore all’Edilizia pubblica del Comune di Como, Vincenzo Bella – Solleciterò ulteriormente e cercheremo di intervenire nel più breve tempo possibile».

  • Cabaret per Kibarè con Verduci

    Cabaret per Kibarè con Verduci

    Arriva il secondo appuntamento con la rassegna comica “Cabaret per Kibarè”, venerdì 15 novembre alle ore 21 presso l’Auditorium Padre Arcangelo Zucchi, in via Grassi a Cermenate. Giorgio Verduci ci presenterà il suo spettacolo “Donovan Scapini” . garanzia di una serata di risate.I biglietti, offerta minima 15 euro, sono disponibili presso Kibarè onlus, emailinfo@kibareonlus.orgoppure 366.5004157. I proventi di questa rassegna sono devoluti ai progetti dell’associazione.

  • Claudio Bossi a Garzola presenta il suo libro sul Titanic “comasco”

    Claudio Bossi a Garzola presenta il suo libro sul Titanic “comasco”

    Dall’archivio della memoria torna a galla una storia singolare. È uscito per i tipi di Macchione, editore varesino, un libro sul comasco che uscì vivo dalla tragedia del Titanic. Si tratta di Emilio Ilario Giuseppe Portaluppi, scultore di professione (nella foto, sul lungomare di Alassio dove amava soggiornare), uno dei pochi italiani sopravvissuti. Era nato nel 1881 ad Arcisate, ora in provincia di Varese ma all’epoca località lariana. Figlio di Carlo e Giuseppa Perlatti, scultore, era partito per Barre, Vermont, capitale mondiale del granito, nel 1903. Si fece strada alla Tonella & Sons Granite and Manufacturing Company, azienda specializzata in monumenti funerari e in pavimentazioni e opere in pietra. Negli Usa Portaluppi si sposò con la concittadina Caterina Pelegatta, dalla quale ebbe una figlia, Ines; poi si separò nel 1910. Madre e figlia tornarono in Italia. Nell’autunno 1911, Portaluppi fece un viaggio in Italia allo scopo di rivedere la famiglia. Nella primavera del 1912, decise di tornare in America. Sul Titanic. E salvò. La storia sarà raccontata con particolari inediti e un ricco apparato iconografico nella presentazione comasca del volume intitolatoIl picasass sopravvissuto al Titanicda parte dell’autore, Claudio Bossi, tra i massimi esperti del Titanic in Italia. Appuntamento domenica 17 novembre alle 15.30 al Sacrario degli Sport Nautici intitolato a Nostra Signora del Prodigio a Garzola presso Como. Ingresso libero, presenta lo scrittore Emiliano Pedroni. Ingresso libero.