La nuova rassegna “Como in concerto” è frutto di un prezioso gioco di squadra e di una sinfonia di artisti che hanno creato una vera ministagione di cultura musicale ad ingresso libero, per celebrare il periodo prenatalizio, fino al 5 dicembre. La Stagione parte oggi, 18 novembre alle ore 17, in Villa del Grumello si omaggerà Beethoven con la presenza della prestigiosa formazione Umbria Ensemble. Il programma del 19 novembre alle ore 18 presso l’Auditorium Carducci vedrà la presenza dell’Ensemble Spazio Musica in un concerto dedicato alla Musica del Nord e Sud America: tra gli altri brani, la celebre “Rhapsody in Blue” di Gershwin e una Suite tratta da “West Side Story” di Bernstein, più alcuni brani del noto compositore argentino Astor Piazzolla, quali “Ausencias”e “Escualo”. Il 20 novembre, alle 18.30 nella Sala Bianca del Teatro Sociale di Como, la tragedia del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro viene rievocata in un’opera teatrale contemporanea di grande impatto su libretto di Marco Ongaro e musiche di Andrea Mannucci. Martedì 26 novembre sempre in Auditorium Carducci alle 18, i Fiati di Milano portano in scena un’inedita antologica fra Mozart e Piazzolla, Beethoven, Bach e Morricone. Mercoledì 27 e giovedì 5 dicembre gli ultimi due appuntamenti con il New Made Ensemble, fra villa del Grumello e Teatro Sociale. Il primo a ritmo di madrigali e minuetti, il secondo con la favola moderna dei “Tempi Burrascosi” con cui il compositore Nicola Campogrande si domanda quali siano gli “errori” di Dio.
Lunedì 18 Novembre ore 17, Villa del Grumello
“All’immortale Amata. Beethoven, la Musica e
le lettere d’Amore”.
Beethoven Trio
op.3 n° 1 in Mib Magg.
Letture degli scritti autografi beethoveniani
UmbriaEnsemble
Francesco Parrino, Violino
Luca Ranieri, Viola
M. Cecilia Berioli, Violoncello
Voci Narranti:
F.A.R.E. Teatro Como
Fabio Corradi, Eleonora D’Aniello, Andrea Salvadè
Martedì
19 Novembre ore 18, Auditorium dell’Istituto Carducci
“Skies
of America”
George Gershwin
Tre preludi
Leonard Bernstein
West Side Story Suite
(Jet Song – Something’s Coming – Tonight – America
Cool – One Hand, One Heart – Somewhere – Mambo)
Astor Piazzolla Ausencias,
Escualo
George Gershwin Rhapsody
in Blue
Ensemble
Spaziomusica
Enrico
Di Felice, flauto traverso
Riccardo
Leone, pianoforte
Concerto dedicato alla Musica del Nord e Sud
America: tra gli altri brani, la celebre “Rhapsody in Blue” di Gershwin e una
Suite tratta da West Side Story di Bernstein, più alcuni alcuni brani del noto
compositore argentino Astor Piazzolla quali “Ausencias”e “Escualo”.
Mercoledì
20 Novembre ore 18:30, Teatro Sociale – Sala Bianca
MORO
Opera
tragica in un atto (Libretto di Marco Ongaro – Musica di Andrea Mannucci)
L’opera tragica si svolge nello spazio
simbolico dei giorni di prigionia di Aldo Moro. Dall’agguato di Via Fani alla morte
del Presidente, il canto narra l’intimo travaglio di chi era uomo di potere e
del potere è stato deprivato, di chi ha lavorato all’edificazione della
convivenza civile e si è visto privato della libertà. Il travaglio intimo di
chi prende coscienza dell’ineluttabilità del proprio destino, il destino che
tutti accomuna: la morte. Nel corso di tale tragitto, l’immagine dell’uomo
politico trasfigura in una dimensione spirituale che trascende non solo gli
opposti schieramenti della cosa pubblica, ma anche le diverse concezioni
confessionali, raggiungendo al culmine l’universalità che lega Cristo a Socrate
e i massimi valori classici a quelli della cristianità. La forma di tragedia
classica assunta dal testo teatrale persegue questo spunto unificatore. L’Angelo
e Cassandra, unici personaggi a dialogare con Moro nel suo angusto carcere,
rappresentano tale dualità e tale identità sostanziale. La morte non è una
questione politica né di confessione, la morte riguarda tutti e tutti ci si
trova al suo cospetto, alla fine, con maggiore o minore dignità. Nella
tragedia, classica o moderna, non c’è spazio per le polemiche. È qui che la
figura di Moro diventa modello simbolico, emblema del passaggio umano dalla
prigionia corporale all’infinita libertà dell’essere. Nell’accettazione di tale
passaggio, dopo la sofferenza dell’immancabile bilancio di una vita e del
distacco dagli affetti, l’Essere, il suo intelletto e la sua spiritualità
escono rafforzati ben oltre i vacui destini del mondo materiale. Una lettera
non spedita e l’ultima lettera di Moro compaiono, parafrasate poeticamente, in
due diverse scene del testo, che in generale è espressione lirica di una
riflessione umana sull’immanenza e la trascendenza cui l’arte da sempre
s’ispira e cui sempre tende. Non una discesa
agli inferi, ma un viaggio verso l’alto, che vede nell’Amore, proprio come
recita l’ultima missiva del Presidente, l’unico elemento davvero importante.
Enrico Frigo, tenore – Nadina Calistru,
soprano – Piero Facci, basso
Andrea Mannucci, direttore
Martedì
26 Novembre ore 18, Auditorium dell’Istituto Carducci
Le
Ance dal 700 ad oggi
J.
S. Bach Fuga in Do minore
W.
A. Mozart Divertimento n 3
W.
A. Mozart Dalle Nozze di Figaro
Voi che
sapete che cosè amor
Che Soave Zefiretto
L.v. Beethoven Variations
on the theme «La ci darem la mano »
J. Ibert Cinq
Pieces en Trio
E.
Morricone Mission
A.
Piazzolla Oblivion-Libertango
I
Fiati di Milano
Giuseppe
Lo Preiato, oboe
Raffaele
Bertolini, clarinetto
Mercoledì
27 Novembre ore 17, Villa del Grumello
Sciarrino,
Salvatore Due Madrigali di Carlo Gesualdo
da
Itene miei sospiri
Tu m’uccidi, o
crudele
Puccini,
Giacomo Three Minuets
Rossini,
Gioacchino Rossini…per quattro
Albeniz,
Isaac Sevilla
Itturralde,
Pedro Suite Hellenique
Itturralde,
Pedro Pequeña Czarda
New
MADE Ensemble
Laura
Chittolina, sax soprano
Giampaolo
Etturi, sax contralto
Marco
Rizzi, sax tenore
Alessandro
Leo, sax baritono
Giovedì 5 dicembre, ore 18.30, Teatro Sociale
– Sala Bianca
Nicola
Campogrande:Tempi burrascosi
Una favola musicale per un errore di Dio
Su testo di Dario Voltolini
«Insieme a Dario Voltolini, l’autore del
testo di questa favola, ci siamo domandati: ma Dio può commettere un errore? Se
è l’essere perfettissimo, come fa a sbagliarsi? Come ha fatto a creare un
pesciolino sopra un ulivo, invece di metterlo per benino nel mare insieme agli
altri? Vi sembrano cose da fare? Ebbene, in “Tempi burrascosi” tutto questo
accade, e al povero pesciolino succedono molti altri fatti strani, terribili e
meravigliosi; tanto che ci è voluta tutta questa favola musicale per
raccontarlo. Per non essere da meno, ho commesso qualche errore anche io: ho
provato a immaginare una musica che facesse ascoltare la creazione del mondo,
il che è assurdo e irriverente; ho cercato una musica per il Diluvio Universale
anche se molti altri compositori l’avevano già fatto benissimo prima di me, e
anche questo è folle e un po’ sgarbato; ho lavorato per molti mesi inseguendo
l’idea di un lavoro che arrivasse alle orecchie dei grandi e dei bambini, e
naturalmente questa è un’idea balzana che prima o poi devo togliermi dalla
testa; insomma: ho messo insieme un mucchio di sbagli, uno in fila all’altro,
ma – confesso – mi sono divertito un mondo. Perché continuo a pensare che il
mestiere di compositore consista in questo: inventare musica che possa far
rimbalzare su chi la ascolta delle emozioni, grandi o piccole, forti o leggere,
ma sempre figlie della passione, della dedizione, del lavoro, della fatica,
dell’allegria di chi tutti i santi giorni si mette lì a riempire i pentagrammi.
E dunque anche questa volta confido che la somma dei miei errori possa aver
generato qualcosa di vitale: per me sarebbe la soddisfazione più bella» (Nicola
Campogrande)
Nicola Campogrande(Torino, 1969) è
considerato uno dei compositori più interessanti della giovane generazione
italiana. Nella sua musica, che dal 2017 è pubblicata in esclusiva dalla
Breitkopf & Härtel, la critica e il pubblico riconoscono freschezza ed
espressività, spesso messe al servizio di lavori con una forte componente
spettacolare. Oltre ai molti lavori destinati al teatro musicale, scrive
prevalentemente musica cameristica e sinfonica ma ha anche composto pagine per
il cinema, per grandi mostre, per la televisione, per la radio, per il teatro.
Tra i suoi interpreti, oltre a numerose orchestre, ci sono Roberto Abbado,
Mario Brunello, Gauthier Capuçon, Massimo Quarta, Emanuele Arciuli, Lilya
Zilberstein, Sonia Bergamasco, Jean-Bernard Pommier e molti altri musicisti che
hanno in repertorio suoi lavori e li presentano regolarmente in stagioni
concertistiche di tutto il mondo. La sua musica si può ascoltare grazie a 30 cd
monografici e collettivi. Tra i suoi lavori sinfonici di maggior successo vanno
citati il “Concerto per pubblico e orchestra”, “R (Un ritratto per pianoforte e
orchestra)”, le ventiquattro “Expo Variations”, “Urban gardens”, per pianoforte
e orchestra. Tra quelli cameristici “150 decibel”, per violoncello e
pianoforte, “Nudo”, per pianoforte, i “Preludi a getto d’inchiostro”, per
chitarra. Diplomatosi ai conservatori di Milano e di Parigi, dal 1998 conduce
trasmissioni culturali su Rai Radio3. Per la tv conduce la trasmissione
settimanale “Contrappunti” sul canale Classica HD (Sky). Collabora
con le pagine culturali del Corriere della Sera e ha pubblicato “Occhio
alle orecchie. Come ascoltare musica classica e vivere felici” (Ponte alle
Grazie, 6 edizioni). In passato ha diretto per quindici anni il mensile Sistema
Musica ed è stato critico musicale di Repubblica e del supplemento Musica!, de
L’Indice dei libri del mese, di Piano Time. E’ direttore artistico del festival
MITO SettembreMusica. E’ stato membro della commissione artistica
internazionale di Europa Cantat e, per undici anni, direttore artistico
dell’Orchestra Filarmonica di Torino. Insegna alla Scuola Holden di Tecniche
della narrazione. Il suo sito èwww.campogrande.it.
Marco Cacciola, attore
Simone Beneventi, percussioni
Rossella Spinosa, pianoforte
Marco Cacciola, attore
Clarice Czdanski, live painting
Per informazioni
LOMBARDIA MUSICA: 351.595.8744
Email: e20musica@outlook.it
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