Categoria: Cultura e spettacoli

  • Effetto Halloween, gli “Scacciamostri” a Como

    Effetto Halloween, gli “Scacciamostri” a Como

    Aria di Halloween sui palcoscenici lariani. Mentre il Teatro Sociale di appresta il 31 ottobre a ospitare una maratona di letture a tema a partire dalle 17 a cura dei volontari di “A voce alta”, la compagnia “Teatro in Centro” di Sarah Paoletti ed Ester Montalto raddoppia gli spettacoli e per il 3 novembre, domenica. propone alle 15.30 e  17.30  “Gli scacciamostri” di Massimiliano Angioni, adatto dai 5 anni in su. In scena lo stesso autore Massimiliano Angioni con Sarah Paoletti, Simone Paci, Francesco Saitta, Ilaria Sanfilippo e Michele Pecora per la regia di Ester Montalto. La pièce andrà in scena come è usanza della compagnia che propone durante l’anno anche show di cabaret al Teatro Lucernetta di piazza Medaglie d’Oro 4.È la storia di due fratelli appassionati di storie di paura, stufi di spaventarsi sempre, decidono che da grandi diventeranno dei cacciatori di paure, o come dicono loro, degli Scacciamostri.La loro prima missione sarà quella di disinfestare un teatro invaso dai mostri. Riusciranno a salvare le famiglie rinchiuse nella sala? Avranno successo là dove persino la polizia ha fallito? Ingaggiati da uno strano proprietario, i due eroi dovranno scacciare i mostri uno per uno, contando però sul prezioso aiuto dei bambini.Gli Scacciamostri sottolinea “Teatro in Centro” che produce lo spettacolo «non è una semplice  storia d’avventura cela al suo interno la grande tematica delle paure dei bambini. La paura del buio, la paura dell’abbandono, l’incertezza davanti ad ogni cambiamento che la vita gli riserva per condurli un passo alla volta verso l’autonomia. Durante lo spettacolo affronteremo questi temi cari ai bambini e ai genitori ed insieme agli Scacciamostri proveremo  a superare tutte le paure».I biglietti possono essere acquistati sul sito della compagnia  www.teatroincentro.com alla sezione biglietteria o direttamente presso la biglietteria del teatro che sarà aperta  domenica 3 novembre dalle ore 14. Il costo dei biglietti è di 8€euro per la platea e di 7 euro € per la galleria. Sono disponibili gli abbonamenti per tutta la stagione oppure gli abbonamenti parziali per una sola parte della stagione a scelta. Info al numero 345.67.15.852.

  • Como ricorda il 250° di Napoleone

    Como ricorda il 250° di Napoleone

    Nel 250° anniversario della nascita di Napoleone domani alle 17 nel salone di Villa Gallia, sede dell’amministrazione provinciale di Como, in via Borgo Vico 148, il musicista e musicologo Oscar Tajetti terrà una conferenza con esecuzioni musicali sul tema “Napoleone e la musica” con un ensemble da camera. In programma la prima esecuzione dei trii del compositore lariano Francesco Pasquale Ricci con Basso continuo e  la riscoperta di brani di Camillo Barni (Como 1772 -Parigi 1840).

  • Arte del dono, all’Insubria si parla di immagini

    Arte del dono, all’Insubria si parla di immagini

    Per suscitare l’attenzione dei donatori, coinvolgerli e mobilitarli è importante presentare loro un racconto e delle immagini autentiche che possano generare emozioni, interesse, impegno. Ogni ente non profit ha al suo interno infiniti spunti che potrebbe usare per farsi strada nel caos mediatico che ci circonda e raggiungere il cuore di tanti potenziali donatori. Non sempre però ci si riesce e la tentazione di scimmiottare i cliché che dominano l’industria della comunicazione è a volte troppo forte, con esiti che non sempre si rivelano adeguati. Per aiutare le organizzazioni a valorizzare questo patrimonio, la Fondazione provinciale della comunità comasca, in collaborazione con il Master per promotori del dono della sede di Como dell’Università dell’Insubria, ha organizzato due giornate di confronto su questi temi. Non si tratterà di un normale convegno, ma di una vera e propria consulenza pubblica, in cui esperti della comunicazione e della raccolta fondi analizzeranno i racconti e le immagini che alcune organizzazioni usano per coinvolgere i loro donatori, dando spunti, mostrando criticità, suggerendo alternative. Attraverso l’analisi di casi concreti tutti i presenti avranno la possibilità di individuare il percorso che meglio risponde alle loro caratteristiche ed esigenze. Dopo il successo del primo incontro che ha affrontato il tema del racconto, il secondo, che si terrà domani 25 ottobre presso l’Università Insubria, sede di Sant’Abbondio, in aula Magna, dalle 17 alle 19, si focalizzerà sul tema delle immagini(foto e video). Daranno il loro contributo all’analisi delle esperienze che verranno presentate Paolo Lipari, regista, autore, organizzatore del Festival del Cinema Italiano di Como e Guya Raco, consulente strategico per la raccolta fondi di fundraiser per passione.

  • Cacciagione, prodotti del bosco e di acqua dolce: tanti menu autunnali nei ristoranti comaschi

    Cacciagione, prodotti del bosco e di acqua dolce: tanti menu autunnali nei ristoranti comaschi

    Prosegue nel Comasco la
    rassegna
    gastronomica “Selvatica”
    organizzata da Confcommercio
    Como per i ristoranti associati. La rassegna terminerà il 17
    novembre e vuole, dice il
    presidente Giovanni Ciceri, “incentivare
    il consumo consapevole dei prodotti della nostra terra con
    particolare riferimento a quella parte del pescato meno noto,
    cacciagione e prodotti spontanei delle nostre valli. L’utilizzo di
    questi prodotti rappresenta una scelta sostenibile a bassissimo
    impatto ambientale, volta a rivalutare il vero prodotto locale”.
    Sarà presente in ogni ristorante un piatto o un menù che
    rispecchierà la stagionalità e che il territorio propone: pescato,
    erbe, prodotti del bosco. L’elenco dei ristoranti aderenti con
    tutti i menù si trova sul sitowww.rassegnaselvatica.it.
    Per

    Mauro Elli,
    vicepresidente dell’Associazione Pubblici Esercizi di Confcommercio
    Como, “la Rassegna è legata alla storia del territorio, i
    ristoratori parlano del territorio e della sua storia attraverso i
    loro piatti e attraverso quello che il lago e il territorio offrono”.

  • Colate di ruggine ed erbacce sul Patria, e la burocrazia lo tiene fermo al palo

    Colate di ruggine ed erbacce sul Patria, e la burocrazia lo tiene fermo al palo

    Lunghe colate di ruggine, deiezioni di piccioni ed erbacce. È questo in sintesi il triste declino di uno dei sogni più belli e ambiziosi di Como. Veder tornare in navigazione il Patria dopo anni di stop e dopo un lungo iter che ha portato al suo restauro e ha comportato denari ed energie spesi con generosità e lungimiranza.Uno sforzo che però rischia di essere vanificato. Nel corso di recenti sopralluoghi sono state infatti evidenziate criticità importanti come infiltrazioni e ammaloramenti dovuti a incuria sullo storico piroscafo che si avvicina al centenario.L’acqua del lago non è salata, ma gli agenti aggressivi e inquinanti sono comunque presenti nel Lario, sia per le parti in metallo che per quelle in legno. Ed è sempre vero un detto universale: le navi da ferme si consumano di più. E poi c’è la pioggia, che è sempre deleteria specie per un natante immobile.Oltre al degrado agisce sul Patria la nemesi della burocrazia. Il proprietario, e cioè l’amministrazione provinciale, è in attesa di due differenti autorizzazioni che, allo stato attuale, pendono ancora dinnanzi al Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per la Lombardia: sono la formalizzazione del vincolo di interesse culturale ai sensi degli articoli 10 e seguenti del Codice dei Beni Culturali e la richiesta di autorizzazione all’uso individuale del bene ai sensi dell’art. 106 del Codice dei Beni Culturali. Entrambe le richieste sono state inviate in data 10 gennaio 2019. La risposta era attesa entro 120 giorni, ossia entro maggio.Per la formalizzazione del vincolo di interesse culturale pare che ci sia una risposta positiva e il documento dovrebbe essere trasmesso a breve, per la seconda, ovvero la richiesta di autorizzazione all’uso individuale del bene la pratica attende ancora la decisiva accelerazione. Decisivo è il parere della Soprintendenza, dato che il bene è vincolato per legge, anche se Villa Saporiti ha già sollecitato sulla questione il ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini, tramite il deputato lariano del Pd Chiara Braga.Ad attendere notizie positive non c’è solo la Provincia, ma c’è anche la società Lake of Como Steamship Company Snc, costituita da Giorgio Porta ed Enrico Guggiari, che a novembre dello scorso anno si è aggiudicata l’appalto ottenendo il via libera della commissione tecnica provinciale. Il verdetto della Soprintendenza è essenziale per dare il via libera ai lavori di ristrutturazione necessari alla ripartenza.

  • All’Insubria nasce il Cerm: è il primo Centro di ricerca italiano a occuparsi di minoranze

    All’Insubria nasce il Cerm: è il primo Centro di ricerca italiano a occuparsi di minoranze

    All’Università dell’Insubria nasce il Cerm, Centro di ricerca sulle minoranze, il primo in Italia, che ha lo scopo di promuovere ricerche interdisciplinari di sociologia e sociolinguistica delle popolazioni minoritarie nel contesto italiano e europeo, coinvolgendo linguisti, sociologi, storici, giuristi, educatori, filosofi, demografi, economisti e studiosi di letteratura e di storia delle religioni. Il Cerm è sostenuto da Paolo Luca Bernardini, direttore del Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio con cui condivide la sede, a Como. Lo dirige Paola Bocale, slavista, esperta di minoranze italiane in Europa centro-orientale e di minoranze slave in Italia; vicedirettore è Daniele Brigadoi Cologna, sinologo, sociologo delle migrazioni e esperto di relazioni interculturali.

    Fanno parte del Consiglio scientifico: Nieves Arribas, ispanista, studiosa delle minoranze della Penisola Iberica e delle nuove minoranze latinoamericane in Italia; Paola Baseotto, anglista e esperta delle minoranze religiose nell’Inghilterra dei secoli XV-XVII; Paolo Luca Bernardini, storico e esperto delle minoranze ebraiche in Europa; Elisa Bianco, storica e studiosa delle minoranze in età moderna; Omar Hashem Abdo Khalaf, anglista e studioso del rapporto minoranze-dissenso nell’Inghilterra medievale e rinascimentale; Ruggero Lanotte, specialista di Tecniche di Informazione multimediale e studioso di minoranze-Digital Media; Andrea Sansò, linguista e tipologo, studioso della diversità linguistica e di lingue minoritarie o in pericolo.

  • Ballerini porta Amleto in farmacia

    Ballerini porta Amleto in farmacia

    Luogo insolito per una performance teatrale, la farmacia. Eppure l’attore Marco Ballerini è talmente versatile da proporre il suo Shakespeare anche tra pillole e bugiardini. Avverrà domani martedì 22 ottobre in Svizzera a Gravesano presso la Farmacia Tosi in via San Pietro 1 dove alle 20 andrà in scena “Amleto solo”, monologo dell’attore comasco. Da sempre a proprio agio con i classici letterari di ogni tempo, Ballerini matura una personale versione del capolavoro di Shakespeare – nell’immagine – che rappresenta per lui una sfida nella sfida, un corpo a corpo con un testo epocale, che ha voluto intitolare appunto “Amleto solo”. «William Shakespeare scrisse Amleto in cinque atti – spiega l’attore – Mettendo in scena tra l’altro una pièce che parla proprio del teatro. Il mio è un solo atto. Un Amleto espresso: 65 minuti». Info: 004191.605.26.81.

  • Cinelandia, ciclo di film in lingua originale

    Cinelandia, ciclo di film in lingua originale

    Film in lingua originale sottotitolati al multisala Cinelandia di Camerlata. Dove è in arrivo una scorpacciata di titoli ogni martedì del mese di novembre alle 21, prezzo 6 euro. Si parte il 5 conC’era una volta a Hollywood, l’ultimo capolavoro di Quentin Tarantino con Leonardo DiCaprio e Brad Pitt. Secondo titolo saràJokercon Jaquin Phoenix.

  • Asilo Sant’Elia, l’Archivio Terragni risponderà a Bella

    Asilo Sant’Elia, l’Archivio Terragni risponderà a Bella

    L’articolata risposta dell’assessore comunale
    ai Lavori pubblici Vincenzo Bella alla petizione contro i lavori in
    corso all’Asilo Sant’Elia, giunta mercoledì scorso, è destinata
    ad aprire un dibattito sul restauro dell’architettura moderna nel
    capoluogo lariano e in particolare sulla destinazione d’uso della
    struttura di via Alciato a Como.

    Capolavoro
    del Razionalismo architettonico del XX secolo progettato e realizzato
    tra il 1934 e il 1937 dall’architetto Giuseppe Terragni e
    dall’ingegnere Renato Uslenghi per la parte strutturale.

    L’Archivio
    Terragni, firmatario della petizione, sta infatti studiando una
    risposta alla relazione dell’assessore di Palazzo Cernezzi, che
    verrà resa pubblicamente nota nei prossimi giorni e che, a quanto è
    dato sapere finora, puntualizzerà un aspetto metodologico:
    l’assessore Bella ha rammentato nel suo documento che l’Archivio
    stesso nel 2017 ha sottoscritto un protocollo di intesa per la
    promozione e valorizzazione dell’architettura di Giuseppe Terragni.

    Ma
    lo stesso Archivio non sarebbe stato adeguatamente interpellato
    quando si è trattato di dar corso ai lavori di manutenzione
    ordinaria e straordinaria che si sono resi necessari per il
    mantenimento della struttura di via Alciato.

    «Siamo
    tutti d’accordo – ha detto ieri Roberta Lietti, tra i firmatari
    della petizione insieme con l’architetto Paolo Brambilla – che al
    primo posto come sostiene il Comune di Como ci debba essere la
    salvaguardia e la tutela dei piccoli cui l’Asilo è destinato. La
    sicurezza strutturale degli edifici rappresenta il primo elemento da
    rispettare, dice Vincenzo Bella, e questo lo sottoscriviamo».

    Ma
    pare che nel dossier Bella sull’Asilo Sant’Elia ci siano non
    pochi punti da chiarire, sosterrà l’Archivio Terragni. Uno dei
    punti su cui si chiederà di aprire un dibattito è la necessità di
    demolire i controsoffitti. Scrive Bella nella sua relazione: «Per
    quanto riguarda l’Asilo Sant’Elia, è stata eseguita una apposita
    indagine per valutare lo stato di conservazione dei controsoffitti di
    tipo “Perret”, soluzione particolarmente pesante di costruzione.
    Le analisi effettuate hanno infatti confermato un peso di ca. 44
    chilogrammi per metro quadrato, il tutto posizionato al di sopra
    degli spazi destinati all’uso scolastico (ca. 1.000 mq.) in
    situazione critica, e peraltro individuando come non procrastinabile
    un intervento di rimozione completa per un carico appeso così
    elevato».

    Pare
    proprio che la questione dei controsoffitti da demolire sia al centro
    della replica dell’Archivio Terragni in fase di elaborazione: si
    metterà in discussione la necessità dell’intervento e i criteri
    di valutazione con cui è stato deciso.

    Ma
    più in generale il dibattito che è alle porte dovrebbe vertere sul
    seguente tema, di vastità notevole e riguardante altri edifici del
    Razionalismo come la Casa del Fascio di Terragni: l’asilo di via
    Alciato così come è richiede interventi di messa in sicurezza e
    adeguamento normativo tali da soprassedere rispetto a qualsivoglia
    vincolo culturale o va considerato un patrimonio dell’umanità e
    quindi come tale destinato a usi culturali come museo del
    Razionalismo in alternativa alla stessa Casa del Fascio, centro studi
    dove valorizzare gli archivi dell’architettura razionalista e dove
    ospitare attività di laboratorio magari aperte magari anche ai
    giovanissimi, per i quali in origine la struttura è nata?

  • Balasso rilegge Goldoni in chiave anni Settanta

    Balasso rilegge Goldoni in chiave anni Settanta

    Spettacolo inaugurale venerdì 25 ottobre alle ore 20.30 per il Cinema Teatro di via Dante a Chiasso, fulcro delle attività di spettacolo della località di confine e tornato ormai solidamente in auge dopo un passato che lo ha visto cinema in declino poi sottoposto ad accurato restauro.Va in scenaI due gemellidi Natalino Balasso liberamente tratto daI due gemelli venezianidi Carlo Goldoni per la regia di Jurij Ferrini con Jurij Ferrini, Francesco Gargiulo, Maria Rita Lo Destro, Federico Palumeri, Stefano Paradisi, Andrea Peron, Marta Zito.Nel Settecento, Carlo Goldoni scrisse, per dipingere con cinismo feroce la decadenza morale della Repubblica di Venezia, una spassosa commedia costruita sulle vicende alterne di due fratelli identici ma lontani nei comportamenti e nel modo di affrontare la vita.Natalino Balasso si serve degli stessi meccanismi comici della commedia goldoniana, che rilegge in chiave contemporanea, ambientandola nell’Italia degli anni Settanta.«C’era – dice Balasso – una curiosa gemellarità nei giovani di quegli anni, i movimenti di protesta, gli studenti, i giovani operai si erano polarizzati su due fronti opposti: comunisti e fascisti, rossi e neri. Erano gli anni di piombo e quando non erano criminali erano tutti giovani che desideravano divorare la vita e lottavano da opposte fazioni per un futuro migliore. Questo sguardo a quasi mezzo secolo di distanza coincide con il nostro presente. E allora nel grigiore di questa modernità disperante, presente distopico dove la bugia si accoppia con bugia, fino a far della menzogna una compagna della vita quotidiana, immagino che questa commedia possa offrirci un interessante spunto di riflessione sul tema dell’apparenza. Perfino sul concetto di virtuale; che tende sempre più a sostituirsi al reale. O quanto meno a manipolare la realtà da confonderci fino al più totale smarrimento».Biglietti da 38 e 20 euro. Info: 004158.122.42.72.